III Comm: audizioni con comunità scientifica su obbligo vaccinale
(ACON)Trieste, 19 set - MPB - Mattinata di audizioni con
esponenti della comunità scientifica sull'obbligo vaccinale
stamani per la III Commissione consiliare presieduta da Ivo Moras
(Lega) per raccogliere, ha sottolineato il presidente in
apertura, contenuti, opinioni e tesi inerenti la questione che
aveva visto impegnata la Commissione già il 30 luglio scorso
quando aveva ascoltato in audizione la voce di associazioni e
medici contrari al decreto Lorenzin, convertito dalla legge
119/2017.
Dagli interventi richiamo comune e pressante sui rischi a cui
vanno incontro le persone e i bambini non vaccinati, in
particolare i bambini immunodepressi che non possono vaccinarsi,
a causa del sensibile calo di copertura vaccinale nella comunità,
per il prevalere di teorie antivaccinali in nome della libertà di
scelta e dell'autodeterminazione. Comune anche l'invito ad avere
fiducia nella ricerca scientifica, nella scienza con la S
maiuscola, e a vagliare le notizie diffuse sui social media.
Primo a intervenire il presidente dell'Ordine dei medici di
Udine, Maurizio Rocco, in rappresentanza della Federazione
regionale degli Ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri;
puntualizzando il problema della riaccensione del morbillo ha
evidenziato la deriva pericolosa di un dibattito dilagante sul
web, privo di contorni scientifici: se nel futuro - ha detto -
si faranno scoperte in grado di sostituire l'attuale teoria delle
vaccinazioni, dalle solide basi scientifiche e di comprovata
efficacia, con altre teorie che spiegano più cose e sono di
efficacia superiore, la comunità scientifica non avrà nessun
problema ad accettarle, ma finora le tesi dei rapporti tra
vaccinazioni e autismo, tossicità degli additivi, inesistenza del
cosiddetto effetto gregge, dannosità del calendario vaccinale,
inefficacia delle vaccinazioni si sgretolano di fronte alla
critica scientifica.
Per il direttore della clinica delle malattie infettive ASUI,
Matteo Bassetti negare i benefici delle vaccinazioni è
anacronistico e pericoloso: ai tecnici - medici, ricercatori,
scienziati - spetta il compito di fornire ai politici gli
strumenti per assumere decisioni ponderate sulle leggi da
adottare, ha detto sottolineando che le aule del Parlamento o del
Consiglio regionale non sono le più opportune per discutere dei
benefici e dei rischi dei vaccini, e ritenendo inaccettabile
porre sullo stesso piano scienza e antiscienza, l'evidenza e
l'anedottica. Quanto alla sicurezza, i vaccini in uso sono molto
sicuri anche se presentano alcuni rischi, ma è molto più
probabile che la salute venga compromessa gravemente da una
malattia prevenibile con il vaccino che dalla vaccinazione stessa.
Il direttore scientifico dell'IRCCS Burlo Garofalo, Fabio
Barbone, ordinario di Igiene all'università di Udine, ha
ricordato la definizione del Piano nazionale di prevenzione
vaccinale 2017-2019, l'esperienza della Regione Veneto di
sospendere dal 2007 l'obbligo vaccinale e i dati epidemiologici
che mostrano che negli ultimi anni in tutte le regioni e province
autonome, per i vaccini obbligatori, vi è un decremento di circa
l'1% delle coperture a 24 mesi di vita. Per Barbone netta è
l'evidenza dell'efficacia dei vaccini: la sanità pubblica e chi
conduce programmi di prevenzione quali quelli delle vaccinazioni
devono dimostrare, oltre che competenza, una totale assenza di
conflitti di interesse; solo così potrà essere mantenuta o
riguadagnata la fiducia verso gli atti ufficiali delle
istituzioni.
Il direttore del Dipartimento di prevenzione ASUI, Giorgio
Brianti, portando un documento frutto del confronto con tutti i
direttori di dipartimento delle Aziende sanitarie regionali, ha
sottolineato che i programmi di vaccinazione sono considerati i
più importanti strumenti di sanità pubblica anche se i vaccini
sono spesso vittime del loro stesso successo che porta alla bassa
percezione del rischio per il forte declino delle malattie
prevenibili. E' indispensabile - ha aggiunto - far comprendere ai
genitori che i vaccini sono una preziosa opportunità loro
offerta, il rispettabile interesse individuale può in particolari
situazioni regredire rispetto all'interesse pubblico.
A nome dei 20 Pediatri di Base triestini ha parlato Andrea de
Manzini che ha ricordato come i pediatri di famiglia già due anni
fa avessero evidenziato una situazione estremamente preoccupante
dato che la percentuale di copertura per le vaccinazioni contro
difterite, tetano, pertosse, poliomielite ed epatite era scesa
sotto li 90%. Posso affermare - ha dichiarato - che l'esperienza
di noi pediatri è stata quella di verificare un chiaro cambio di
opinione da parte delle famiglie definite "esitanti", che in gran
parte non solo hanno vaccinato i bambini con i 10 vaccini di
legge ma anche con quello per la meningite; ciò dimostra che
quando si diventa disponibili ad ascoltare la voce della scienza
con la S maiuscola inevitabilmente ci si convince, ha concluso
auspicando il sostegno alle vaccinazioni come ad altri
provvedimenti di salute pubblica a tutela della popolazione.
Per l'associazione nazionale Assistenti sanitari FVG è
intervenuta Luisa De Carlo che ha illustrato i compiti di questa
figura professionale evidenziando che attualmente il personale è
sottodimensionato rispetto ai bisogni di salute della
popolazione, mentre la posizione dell'Associazione dei dirigenti
pubblici e alte professionalità della scuola è stata illustrata
da Clementina Frescura che ha affrontato gli aspetti critici dei
passaggi amministrativi connessi alle certificazioni per la
scuola.
Due voci critiche sui vaccini quelle di due medici: Fabio Franchi
che è intervenuto sulle criticità vaccinali, e Paolo Bellavite
che ha evidenziato come la vaccinazione, pur utile al singolo
individuo, è accettabile come obbligatoria solo se è dimostrato
che essa è necessaria a raggiungere una copertura sufficiente a
preservare la collettività da un reale pericolo epidemico e se
il vaccino non arreca danni gravi e permanenti; questi due
requisiti - ha detto - non ricorrono per la gran parte dei 10
vaccini previsti dalla legge 119/17.
(foto; immagini alle tv)
MPB