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III Comm: ascoltato tavolo di esperti su governance sanità (1)

19.09.2018
18:40
(ACON) Trieste, 19 set - RCM - L'assessore alla Salute, Riccardo Riccardi, lo aveva già detto a luglio e lo ha ribadito davanti alla III Commissione consiliare presieduta da Ivo Moras (Lega): l'intenzione è arrivare in tempi stretti, attraverso un lavoro affidato a dei "saggi" della materia, a una proposta di riformulazione del modello di governo (governance) della sanità regionale, destinata a diventare oggetto di una più ampia discussione istituzionale attraverso le Commissioni e l'Aula consiliare.

Il mandato - come ha sottolineato Gianpiero Fasola ai consiglieri - era ben delineato e consisteva nel produrre una prima ipotesi di innovazione dell'assetto istituzionale e organizzativo del Servizio sanitario regionale entro il 30 settembre 2018, e così ha fatto il tavolo degli esperti. Tavolo presieduto dal direttore regionale Salute, Gianni Cortiula, e formato, oltre che da Fasola (direttore del dipartimento di Oncologia dell'Azienda ospedaliero-universitaria di Udine), da Lionello Barbina (ex direttore generale dell'Agenzia regionale della sanità), Silvio Brusaferro (direttore del Dipartimento di area medica dell'università di Udine), Piero Cappelletti (ex direttore del Centro di riferimento oncologico - Cro di Aviano), Roberta Chersevani (medico radiologo ex presidente della Federazione nazionale dell'ordine dei medici e odontoiatri), Gianfranco Sinagra (direttore del dipartimento ad attività integrata cardiotoracovascolare dell'Azienda sanitaria universitaria di Trieste), don Davide Larice (sacerdote fondatore del centro solidarietà giovani "Giovanni Micesio" di Udine) e Giorgio Ros (ex direttore centrale Salute).

I confronti avvenuti tra luglio e agosto hanno portato gli 8 esperti - ha reso noto Riccardi - a esplicitare intanto un modello di governo, che si distingue dalla pianificazione sanitaria. A loro abbiamo chiesto di fare una ricognizione dei punti di forza e di debolezza del Sistema sanitario regionale e di fornire delle ipotesi di correzione.

Fasola ha così parlato di problemi di rilevanza strategica evidenziati dalla ricognizione. Il portavoce del tavolo di esperti non ha mancato di sottolineare le difficoltà che incontra la direzione centrale Salute a reggere il proprio ruolo di fronte a complessità del sistema che ieri non c'erano, e al conseguente fabbisogno di competenze per rispondere a un interfaccia che si è evoluto.

E ha poi parlato di carenza di percorsi di formazione, inadeguatezza persistente del sistema informatico, normative disattese, offerta territoriale incoerente rispetto ai flussi di utenza, mancata programmazione tra Ambiti e Distretti socioassistenziali per case di riposo e prestazioni sociali, ridefinizione delle relazioni tra ospedali e territorio e tra territorio e Ambiti, percorsi attraverso i quali il Distretto diventerebbe il caposaldo del sistema. E ha difeso la necessità che anche le Aziende ospedaliere del FVG si ingrandiscano: la media italiana delle dimensioni demografiche delle Ass è di 650mila abitanti - ha detto Fasola -, da noi sono passate da 200mila a 240mila dopo 20 anni.

Se veramente si vuole rafforzare la governance della Regione, allora bisogna chiedersi se gli strumenti in suo possesso siano adeguati: non è così - ha sostenuto - anche per vincoli normativi.

(foto; immagini alle tv)

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La III Commissione presieduta da Moras (Lega) ascolta gli esperti sulla governance della sanità regionale (foto Acon/CMC)