III Comm: ascoltato tavolo di esperti su governance sanità (2)
(ACON) Trieste, 19 set - RCM - Gianpiero Fasola, parlando alla
III Commissione consiliare sulla riforma della governance della
Sanità regionale, ha detto anche dei macro-interventi di
correzione del sistema attuale: riorganizzazione della rete
ospedaliera per Area vasta attraverso il modello ospedale hub
(strutture in grado di servire un bacino di utenza da 300mila a
un milione e 200mila abitanti) - ospedale spoke (centri di primo
livello, ospedali con bacino d'utenza compreso tra 150mila e
300mila persone); la revisione del sistema di governo del Sistema
sanitario regionale; la ridefinizione delle relazioni
ospedale/territorio e territorio/soggetti esterni al Ssr (Ambiti,
Arpa, ecc.); definizione di percorsi attuativi del ruolo del
Distretto quale caposaldo della sanità non ospedaliera e
dell'integrazione sociosanitaria e sociale.
Parlando dell'ente intermedio, Fasola ha fatto l'elenco delle
funzioni necessarie al sistema, oggi assenti o da potenziare, che
toccano il sistema informatico e il coordinamento di quello
informativo; la formazione dei manager; il consolidamento, la
programmazione e il controllo degli atti aziendali; la gestione
sanitaria accentrata; un'area per progettazione e coordinamento
delle reti professionali e percorsi integrati di cura; un'area
per innovazione tecnologica e investimenti sul patrimonio;
un'area per accreditamento e rischio clinico; un'area per cure
primarie e integrazione sociosanitaria. Oltre alla necessità di
una tecnostruttura per la gestione accentrata di funzioni
amministrative e logistiche.
Quanto all'assetto istituzionale, gli esperti sono giunti a due
conclusioni, affermando che spetta alla politica e ai governanti
decidere quale scegliere, non a loro.
Si tratta di un'ipotesi A che prevede quali soggetti: la
direzione centrale Salute; l'ente intermedio; un'Azienda
sanitaria per l'area pordenonese; un'Azienda sanitaria
universitaria per l'area udinese; un'Azienda sanitaria
universitaria per l'area giuliano-isontina. Da tutte e tre
dipenderebbero i Distretti. Si dovrebbe, poi, ridefinire il
posizionamento degli Istituti di ricovero e cura a carattere
scientifico (Ircss) Burlo di Trieste e Cro di Aviano (essere
isolati o integrati).
L'altra, l'ipotesi B, vede sempre la direzione centrale Salute
capofila, poi l'ente intermedio e, a seguire, un'Azienda
sanitaria regionale che comprende tutto il territorio e da cui
discendono tre aree vaste e relativi distretti, con un'Azienda
ospedaliera per l'area pordenonese, un'azienda Azienda
ospedaliero-universitaria per l'area udinese e un'Azienda
ospedaliero-universitaria per l'area giuliano-isontina.
Diverse le domande dei consiglieri, che sono andate dal voler
sapere come avverrà esattamente la gestione delle Aziende
(Spagnolo - Lega); come avere la certezza di intervenire senza
comportare ulteriori criticità al sistema (Basso - FdI/AN);
approfondire le ragioni delle criticità, sapere se la Giunta in
realtà ha già deciso per uno dei due modelli e quale, capire dove
sia meglio posizionare gli Ircss (Cosolini, Santoro e Conficoni -
Pd); perplessità sui costi di riorganizzazione del sistema
seppure sicuramente entrambi i modelli porteranno a un
miglioramento della situazione attuale (Ussai - M5S); che i
modelli proposti non impattino ulteriormente su professionisti,
medici, infermieri e Oss, già in sofferenza (Liguori -
Cittadini); sarebbero state meglio indicazioni più chiare, i temi
della prevenzione e della riabilitazione e gli accordi con i
medici di base non sono stati evidenziati (Honsell - OpenFVG);
sarebbe utile una classifica per priorità delle criticità, anche
per capire come i due modelli sarebbero opzionabili rispetto ai
problemi più gravi (Da Giau - Pd).
Vi faccio solo un esempio - ha sintetizzato alla fine l'assessore
Riccardi -: abbiamo otto Aziende che fanno otto procedure di
privacy diverse; questa gestione non aiuta il sistema. Dobbiamo
riflettere soprattutto su tre aspetti: qualità manageriale;
dotazione tecnologica; qualità della prestazione offerta dal
professionista. La prossima settimana chiederemo ai portatori di
interesse di esprimere un parere sul modello di governo da
scegliere, lo raccoglieremo e ve lo sottoporremo per un confronto
aperto tra tutti.
(foto; immagini alle tv)
(fine)