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V Comm: audito Garante regionale dei diritti della persona (1)

20.09.2018
14:47
(ACON) Trieste, 20 set - CMC - Sulla proposta di legge presentata dal consigliere Camber (FI), che interviene sulla norme istitutive del Garante regionale dei diritti della persona (lr n. 9/2014) si sono svolte nella V Commissione consiliare, presieduta da Diego Bernardis (Lega), le audizioni dell'attuale organo collegiale: il presidente Fabia Mellina Bares, con funzione di garanzia per i bambini e gli adolescenti, Giuseppe Roveredo, con funzione di garanzia per le persone private della libertà personale e Walter Citti, con funzione di garanzia per le persone a rischio di discriminazione. Presente anche il presidente del Consiglio regionale Piero Mauro Zanin e i componenti dell'Ufficio di presidenza consiliare, da cui dipende attualmente l'organo di garanzia.

Chiamata ad esprimersi sul provvedimento, che tra le principali novità converte l'organo da collegiale a monocratico ed estende il suo potere d'intervento attribuendo al Garante anche la nuova funzione di difesa civica, Fabia Mellina Bares ha prima fornito una panoramica di quanto avviene a livello nazionale sulla materia, che risulta variamente organizzata.

La scelta dell'organo monocratico anziché collegiale, così come l'attribuzione di funzioni di difesa civica - ha ricordato Bares - sono indubbiamente scelte che rientrano nella discrezionalità politica degli organi di governo, attuate da regioni come Marche e Veneto, mentre altre hanno istituito accanto ai difensori civici, organismi autonomi che si occupano di diritti dei minori e delle problematiche delle persone prive di libertà personale.

Considerata l'ampiezza degli ambiti di intervento - ha aggiunto - per garantire gli standard di effettività e di indipendenza è necessario dotare il Garante di adeguate risorse finanziarie e di staff, personale che sia adeguato in termini di conoscenze, professionalità ed esperienza. In ragione di ciò l'auspicio è anche quello che l'incarico sia esclusivo e incompatibile con qualsiasi altra attività lavorativa.

Giuseppe Roveredo, amareggiato per quella che ha definito una scarsa attenzione nei riguardi dell'attività sin qui svolta, documentata da report visibili sul sito e giudicati tra i migliori in Italia, ha fornito alcune cifre legate all'attività di sua pertinenza: nel 2017 sono stati svolti 248 incontri con detenuti che ne hanno fatto richiesta, redatte 70 relazioni per i magistrati di sorveglianza, compiuti 25 interventi e visite di urgenza nei penitenziari per episodi violenti, mentre 16 sono stati gli incontri di mediazione tra vittime e autori di un reato previsti dall'ordinamento penitenziario.

Walter Citti ha ricordato come l'esigenza di istituire organismi deputati alla tutela dell'infanzia e dell'adolescenza e delle persone private di libertà nazionale, sia nata dalla necessità di creare una rete di coordinamento con gli organismi istituiti a livello nazionale chiamati a dare attuazione a Convenzioni internazionali e a direttive europee.

Citti ha quindi evidenziato l'opportunità di inserire in norma di legge una strutturazione di uffici idonea, con creazione di specifici dipartimenti e risorse umane ed economiche adeguate al lavoro atteso.

Ha quindi preso la parola il presidente del Consiglio Piero Mauro Zanin il quale ha ricordato di aver già audito singolarmente i Garanti ed esaminato la documentazione prodotta dagli stessi negli anni.

Quanto ai riflessi finanziari e agli oneri organizzativi, il progetto di legge in esame, argomento trattato anche nell'odierna riunione dell'Ufficio di presidenza, impone una riflessione approfondita.

Se puntiamo a implementare la tutela dei diritti assumiamo un impegno forte e significativo - ha detto - che necessita di risorse economiche e umane adeguate, considerata anche l'introduzione della funzione del difensore civico e l'ampiamento della tutela dei diritti che si estende a tutti i cittadini che lamentano un contenzioso con la pubblica amministrazione.

Al termine delle audizioni, nel dibattito che è seguito, si sono registrate le posizioni contrarie alla proposta di legge da parte dei consiglieri Honsell (Open Sinistra Fvg) Ilaria Dal Zovo (M5S), Tiziano Centis (Cittadini), Chiara da Giau (Pd), Russo (Pd), mentre Mauro di Bert (Progetto FVG) ha chiesto al proponente maggiori chiarimenti circa i vantaggi derivanti passaggio da organo collegiale a monocratico.

Piero Camber (FI), nel ricordare gli elementi innovativi contenuti nel provvedimento, ha comunicato di aver accolto con emendamenti alcuni suggerimenti contenuti nel parere espresso dal Garante regionale sul provvedimento.

I lavori, su richiesta del consigliere Slokar (Lega) si sono aggiornati al primo pomeriggio.

(segue) (foto, immagini tv)



I lavori della V Commissione con l'audizione del Garante dei diritti della persona (FOTO ARC-GM)