ProgettoFVG/Ar: autonomia ai Comuni e ritorno a un ente intermedio
(ACON) Trieste, 22 set - COM/RCM - Autonomia ai Comuni che
devono decidere liberamente se associarsi o no, decentramento
delle funzioni oggi in capo alla Regione e ritorno a un ente
intermedio, elettivo.
Parte da questi tre principi l'idea di riforma che Progetto
FVG/Ar intende condividere con la maggioranza regionale e che
venerdì scorso, a Martignacco, durante un convegno promosso dallo
stesso Gruppo consiliare regionale, ha trovato la condivisione
dell'assessore alle Autonomie locali, Pierpaolo Roberti.
"Siamo uomini di autonomia e non crediamo che i Comuni debbano
mettersi obbligatoriamente assieme - ha detto in apertura dei
lavori il capogruppo di Progetto FVG, Mauro Di Bert, ribadendo
gli errori introdotti con la legge regionale 26/2014 sul riordino
del sistema Regione/autonomie locali, "una normativa modificata
venti volte in tre anni a conferma della sua inefficacia.
Dobbiamo pensare a un sistema che sia premiante e non certo
penalizzante come l'attuale, un sistema che dia risposta a quei
sindaci oggi in trincea e che sia soprattutto condiviso e non
calato dall'alto.
"Crediamo molto nell'introduzione di un ente intermedio, che si
faccia carico delle competenza sovra-comunali accentrate dalla
Regione".
E la valutazione giuridica di tale ente è stata illustrata dal
costituzionalista Mario Bertolissi, fra gli ospiti del convegno.
"Se per la legge di riforma la maggioranza regionale si è data il
termine del 2019, Progetto FVG/Ar - hanno poi aggiunto i
componenti del Gruppo - vuole accelerare il processo per arrivare
entro laprossima primavera a una riforma caratterizzata da un
forte decentramento e dal rilancio delle aree vaste: Friuli
centrale, Friuli orientale, area isontino giuliana. Per una
Regione organizzata in modo federale e una normativa che veda al
centro dell'attenzione il miglioramento dei servizi ai cittadini,
per garantire maggior efficienza".
Christian Vaccher ha ricordato le prime azioni correttive già
apportate alla LR 26/2014 e condivise con tutta la maggioranza, e
ha portato i saluti dell'assessore regionale alle Attività
produttive, Sergio Bini. Mentre Giuseppe Sibau, ha raccomandato
massima attenzione ai Comuni montani - i più penalizzati dalla
riforma, ha sottolineato - auspicando l'ascolto delle istanze del
territorio per arrivare a una controriforma efficace.