Lega: Calligaris, no al burqa nelle strutture regionali
(ACON) Trieste, 24 set - COM/CMC - "Adottare una specifica
regolamentazione, idonea al rafforzamento del sistema di
controllo, identificazione e sicurezza che vieti l'uso di
indumenti o altri oggetti che nascondano il viso, impedendo il
riconoscimento del soggetto in tutte le strutture pubbliche
facenti parte del sistema regionale".
A dichiararlo è il consigliere della Lega Antonio Calligaris,
attraverso una mozione che ha ottenuto il sostegno di tutto il
gruppo del Carroccio, per chiedere alla Giunta di attivarsi
affinché tale regolamentazione trovi applicazione sul territorio
regionale.
"Il Friuli Venezia Giulia, in quanto terra di confine, è meta di
consistenti flussi migratori che ne incrementano la complessità
sociale e culturale. In diverse aree, come per esempio nel
monfalconese - spiega Calligaris -, numerose donne, in aumento
rispetto al passato, indossano il burqa e il niqab, abiti che
lasciano scoperti solo gli occhi.
"Le tradizioni e i costumi religiosi non possono rappresentare
giustificati motivi di eccezione rispetto alle esigenze di
sicurezza all'interno delle strutture regionali. Occorre
-aggiunge l'esponente di maggioranza - elevare gli standard di
sicurezza interni per fornire maggiori garanzie a dipendenti,
operatori e utenti esterni. Paesi europei quali Belgio, Francia e
alcuni land della Germania si sono già attivati in questo senso e
nel 2015 la Regione Lombardia ha approvato una delibera per
introdurre il divieto di indumenti o altri oggetti che
impediscano l'identificazione in tutte le sedi regionali,
compresi gli ospedali. Nel 2017, la stessa norma è stata
introdotta dall'amministrazione Cisint a Monfalcone nel
regolamento di polizia urbana per tutti gli edifici comunali.
"L'esigenza di garantire la pubblica sicurezza giustifica, per il
tempo necessario e nei luoghi individuati, come gli ospedali, il
divieto di presentarsi con indumenti e accessori che rendano
difficoltoso il riconoscimento e dunque - conclude l'esponente
leghista - anche con il velo che copre interamente il volto,
lasciando scoperti solo gli occhi".