Pres. Zanin a presentazione 3a festa delle risorgive a Flambro
(ACON) Trieste, 24 set - RCM - Armeria helodes, Erucastrum
palustre, Euphrasia marchesetti, ma anche Centaurea forojulensis,
Parnassia palustris e Senecio fontanicola. Per non parlare di
Albanella minore, Bombina variegata, Tritone punteggiato,
Austropotamobius pallipes.
Sono solo alcune delle decine di rarissime specie vegetali e
animali, alcune addirittura uniche nel panorama europeo, che si
potranno imparare a conoscere domenica prossima (30 settembre)
prendendo parte alle visite guidate del biotopo di Flambro-Virco,
organizzate in occasione della 3a festa regionale delle risorgive
al Mulino Braida, in Comune di Talmassons.
Le amministrazioni di Bertiolo, Talmassons, Castions di Strada e
Gonars si stanno prendendo cura da anni di questo particolare
ambiente della pianura friulana, secondo un lavoro di squadra e
in sinergia con la Regione che li ha portati al recupero e alla
valorizzazione di 200 ettari di zone palustri di risorgiva.
Si tratta di un concreto percorso di naturalizzazione ambientale
e sociale - ha spiegato il presidente del Consiglio regionale,
Piero Mauro Zanin, in occasione della presentazione
dell'iniziativa domenicale -. Tra risorse proprie, regionali e
comunitarie attraverso i programmi Life "Conservation and
restoration of calcareous fens in Friuli", i quattro Comuni si
sono dedicati alla conservazione delle ultime torbiere alcaline
della pianura friulana, alla loro ricostruzione a partire da
terreni agricoli e alla salvaguardia dell'estinzione delle piante
rare ed endemiche che vi sopravvivono. A cominciare dal 2001, la
Regione ha potuto intervenire con progetti di messa in sicurezza
di un habitat a rischio scomparsa, rinaturalizzandolo.
La festa delle risorgive del 30 settembre prossimo - ha rimarcato
Zanin - sarà il culmine di un insieme di attività sostenute in
sinergia tra Bertiolo, Talmassons, Castions di Strada e Gonars,
iniziate per tutelare un ambiente e arricchitesi con la
promozione dei prodotti agricoli di aziende locali attraverso
varie associazioni che hanno preso in mano la gestione del
territorio, e non da ultimo grazie al contributo del Corpo
forestale regionale.
Edificio cardine dell'intero progetto delle risorgive è il Mulino
Braida - ha poi spiegato il sindaco di Talmassons, Fabrizio
Pitton - per il quale abbiamo siglato una convenzione con la
Regione che ne era la proprietaria, con lo scopo di farne un
centro visite, di documentazione e di promozione, per l'intero
Friuli Venezia Giulia, delle "risultivis" friulane. Se oggi il
mulino è visitabile è grazie all'associazione "La marculine", che
organizza decine di eventi in loco in sinergia con il Comune e
con altre associazioni.
Per noi il territorio è un unicum - gli ha fatto eco la sindaca
di Bertiolo, Eleonora Viscardis -, da far conoscere e
antropizzare. La prima festa dedicata al biotopo, due anni fa, ha
visto oltre 700 presenze; anche per quest'anno ci sono le
premesse di un buon successo per un'attività che mira a far
conoscere il Medio Friuli ai friulani ma anche a persone di oltre
confine. Siamo terra di vini e la pro loco Risorgive di Bertiolo,
che con le altre pro loco ha in mano l'organizzazione della
festa, ha il compito dell'offerta di questo nostro prodotto
locale. E un grazie va quindi alle numerose attività commerciali
che hanno creduto nell'iniziativa, secondo una partecipazione che
va crescendo.
Roberto Gorza, sindaco di Castions di Strada, ha poi parlato
dell'importanza dei circa 60 ettari del biotopo Torbiera Selvote,
definito una delle 150 meraviglie d'Italia. E ha fatto presente
che il progetto LIFE del FVG è stato riconosciuto come uno dei
migliori progetti europei, ripreso a modello dalle Regioni
vicine. Alla specie Armeria helodes è stato anche dedicato un
premio - ha ricordato Gorza - che nel 2010 è stato assegnato allo
scultore Giovanni Sicuro, le cui opere sono state poi esposte a
Dubai.
Al progettista degli interventi, Daniele De Luca, il compito di
rendere nota la considerevole cifra di quasi 8 milioni di euro
spesa dal '98 a oggi per la salvaguardia di un'area dove c'è la
storia della comunità e di tutte le zone umide d'Italia, e di
parlare del monitoraggio delle specie presenti, cofinanziato
dalla Regione. Mentre il naturalista Glauco Vicario ma anche i
responsabili della Stazione di Coseano del Corpo forestale hanno
detto dell'importante aspetto didattico che si sta portando
avanti con le scuole di ogni ordine e grado del FVG, senza
escludere il coinvolgimento futuro di quelle di altre regioni.
Da ultimo, il consigliere delegato all'area del biotopo di
Talmassons, Daniele Cinello, ha citato i problemi che devono
essere ancora superati per il Mulino Braida - la sistemazione
della casa del custode e la creazione di un parcheggio di almeno
150 stalli - dopo che è stata eseguita la messa a norma
dell'edificio principale con l'ascensore e l'impianto di
riscaldamento, e sono stati creati gli impianti idrico ed
elettrico dello stabile adiacente in modo da renderlo fruibile
per ulteriori eventi.
Il presidente Zanin si è, quindi, soffermato sul ricco menù che
sarà offerto a degustazione libera domenica: tortini di miele e
trota affumicata, focaccia con affettati misti, gnocchi di ragù
al coniglio, brodo di "dindi" con trippe, formaggi e polenta,
frittura di pesce di Marano, tagliatelle alla canapa. Solo per
citare alcuni piatti.
La promozione dei prodotti - ha sottolineato il sindaco di
Talmassons - consiste nella loro stessa offerta ed è tutto
"chilometro zero". Le aziende produttrici credono, come noi, che
la festa al Mulino Braida sia un investimento su cui puntare.
Oltre alla degustazione, il programma prevede visite guidate al
biotopo, una conferenza sulle api, esibizioni musicali e di
pittura, diversi laboratori e percorsi sensoriali con
camminamenti da eseguire bendati.
(foto; immagini alle tv)