Lega: Ghersinich, ricadute positive in FVG dal decreto sicurezza
(ACON) Trieste, 26 set - COM/RCM - "Le ricadute positive del
decreto sicurezza approvato dal Consiglio dei ministri sortiranno
i loro effetti soprattutto in Friuli Venezia Giulia, dove i
valichi di confine sono interessati dal flusso di migranti della
rotta balcanica".
È il commento del consigliere regionale della Lega Giuseppe
Ghersinich, che esprime soddisfazione sul via libera del decreto
e parla delle sue novità, "dall'abrogazione del permesso di
soggiorno per motivi umanitari, sostituito dai cosiddetti
permessi speciali, alla possibilità di negare o revocare la
protezione internazionale per determinati reati, fino alla
sospensione della domanda d'asilo in caso di pericolosità sociale
o condanna in primo grado. La cittadinanza italiana sarà revocata
per i soggetti condannati per reati di terrorismo.
"Questa amministrazione regionale ha, tra i suoi obiettivi
programmatici - aggiunge l'esponente della Lega -, quello di
garantire la sicurezza dei propri cittadini e una risposta in tal
senso arriva dal decreto, in quanto saranno riservati
esclusivamente ai titolari di protezione internazionale e ai
minori non accompagnati, i progetti di integrazione e inclusione
sociale previsti dal Sistema di protezione per richiedenti asilo
e rifugiati (Sprar). I richiedenti asilo troveranno invece
accoglienza solo nei Centri ad essi dedicati, ovvero i Cara.
"In una prossina seduta del Consiglio regionale, sarà discussa la
mozione sulle misure urgenti in tema di sicurezza sul confine
nazionale, di cui sono primo firmatario con il sostegno di tutto
il gruppo della Lega - ricorda Ghersinich -. Il documento chiede
alla Giunta Fedriga di attivarsi proprio con il ministro
dell'Interno per la creazione di una rete di videosorveglianza
che copra la totalità dei valichi stradali presenti nelle ex
province di Trieste, Gorizia e Udine, e di fornire ai settori
della polizia di frontiera nelle stesse ex province, un congruo
numero di telecamere mobili e la creazione di una sala operativa
interforze tra Italia, Slovenia e Croazia".