Lega: Slokar, difendiamo la vita di motociclisti e automobilisti
(ACON) Trieste, 28 set - COM/RCM - Strade più sicure per
automobilisti, camionisti e motociclisti, implementando le
protezioni stradali e sostituendo i pericolosi terminali 'a
manina', le cosiddette lame assassine, con i meno pericolosi
terminali 'interrati'.
Lo sostiene il consigliere regionale della Lega Danilo Slokar in
una mozione con cui chiede alla Giunta di sensibilizzare gli enti
gestori della manutenzione stradale a implementare le protezioni
poste in prossimità delle curve pericolose con le barriere
inferiori, prendendo anche spunto dalle Nazioni più
all'avanguardia in tema di sicurezza stradale e di suggerire
l'impiego di unità tecniche per valutare l'installazione di nuove
tipologie di guardrail.
"Alla luce degli ultimi gravi incidenti stradali, anche mortali,
si deve correre ai ripari. Nel 2016 si sono verificati, in Friuli
Venezia Giulia, 3.455 incidenti stradali che hanno causato il
decesso di 67 persone e il ferimento di altre 4.630. La
fuoriuscita autonoma dalla carreggiata - spiega Slokar -
costituisce una tipologia d'incidente di particolare gravità,
alla quale corrisponde un tasso di mortalità pari al 3,5% secondo
dati Istat aggiornati al 31 ottobre 2017.
"Lo scopo dei sistemi di ritenuta stradale consiste nel contenere
i veicoli e i motoveicoli in caso di fuoriuscita e limitare le
conseguenze fisiche, sociali ed economiche derivanti dagli
incidenti. I fattori di pericolo per l'incolumità dei conducenti
e dei passeggeri - aggiunge l'esponente leghista - sono legati
anche a inadeguatezze sia strutturali che funzionali delle
barriere, in molti casi obsolete, dove sono soprattutto
penalizzati i motociclisti che non hanno alcuna protezione oltre
agli abiti che indossano.
"Le protezioni in acciaio installate sulle strade spesso
risalgono ancora ai tempi della loro realizzazione e comunque,
anche se attuali, non tengono in assoluta considerazione il
rischio che il motocilista, più che l'automobilista, ha in una
possibile collisione. Troppi morti, troppi feriti gravi e troppe
famiglie piangono i loro cari.
"Sono al fianco delle associazioni motociclistiche che si battono
da anni affinché le nuove installazioni vengano già realizzate
con i guardrail salva-motociclisti. Il terminale 'a manina'
rappresenta un pericolo mortale a causa del cosiddetto
effetto-lancia e in aggiunta molte curve pericolose sulle strade
regionali, soprattutto nelle aree montane e collinari, risultano
ancora sprovviste delle fasce che, chiudendo il varco tra asfalto
e lama del guardrail, impediscono al motociclista in scivolata di
impattare contro i montanti di sostegno. Costa molto meno -
conclude Sloka r- una protezione in più, che una vita spezzata o
tagliata a metà".