Pres. Zanin a gemellaggio tra i Comuni di Tricesimo e Buzet (Croazia)
(ACON) Tricesimo, 29 set - MPB - Attivare percorsi di confronto
e collaborazione fra comunità è la strada per far progredire un
concetto di Europa non ostaggio degli Stati concentrati su se
stessi, come sta succedendo, ma aperta all'ascolto e alla
capacità propositiva delle comunità locali cui dare più forza,
attraverso i sindaci, l'associazionismo, il volontariato, perché
le collaborazioni nascono e crescono attraverso le persone e non
le organizzazioni. Comuni e Regioni possono contribuire perché è
importante dare risposte concrete in grado di incidere sulla vita
dei territori, promuovendo proprio la collaborazione tra
cittadini e non tra enti. E' questa la base per ridare senso
all'idea di Europa che avevano i padri fondatori quando l'hanno
immaginata e realizzata.
Questo il significato e il valore degli accordi di collaborazione
tra comunità sintetizzato dal presidente del Consiglio regionale
Piero Mauro Zanin intervenuto oggi alla sottoscrizione del patto
di gemellaggio tra il Comune di Tricesimo e la città croata di
Buzet (Pinguente) per creare e sviluppare relazioni economiche,
culturali e sociali e promuovere lo sviluppo della rispettive
comunità locali in nome della democrazia e del buon vicinato.
L'accordo è stato firmato dal sindaco di Tricesimo, Giorgio
Baiutti, e dal primo cittadino di Buzet, Sinisa Zulic, presenti
anche il console onorario d'Italia a Salisburgo, Eduard Mainoni,
il presidente dell'AICCRE FVG (Associazione delle regioni ed ei
comuni d'Europa), Franco Brussa, il sindaco del Comune austriaco
di Mittersill, Wolfgang Viertler, con il quale Tricesimo è
gemellato dal 1994.
Le aree di collaborazione sono quelle economico-commerciali, del
turismo, della cultura, nel campo dell'istruzione, dello sport e
della società civile con lo scambio di esperienze e conoscenze
per costruire progetti congiunti che potranno riguardare anche
altri ambiti per affrontare direttamente i bisogni della
popolazione e per sviluppare strategie di gestione nella
autonomia locale all'attività di autogoverno.
Un approdo, quello odierno, ha sottolineato il sindaco Baiutti
che nasce dalla volontà, dopo il recente ingresso della Croazia
nell'Ue, di riallacciare costruttivamente rapporti di antica
consuetudine fra questi territori, vivi dall'epoca romana,
attraverso il patriarcato aquileiese e la dominazione veneziana,
fino alle contrapposizioni della prima metà del 900.
Oggi questo patto sancisce non solo a parole la lunga amicizia e
sigilla un impegno a costruire progetti di prosperità per
entrambe le comunità, gli ha fatto eco il sindaco di Buzet
illustrando le principali caratteristiche e potenzialità del suo
comune, tra i più attrattivi e con minor tasso di disoccupazione
della Croazia.
Soddisfazione è stata espressa anche dal sindaco di Mittersill:
un gemellaggio che unisce ora tre comunità di tre Stati diversi
esprime i valori dell'Europa. Concorde il presidente dell'AICCRE
Brussa per il quale i gemellaggi, proprio per la volontà di
conoscenza reciproca su cui si fondano, sono mattoni importanti
per costruire l'Europa dei popoli.
Dunque per nulla scontata la presenza del Consiglio regionale a
suggellare questa intesa. Solo attraverso confronto e
collaborazione - ha insistito il presidente Zanin - si possono
risolvere i problemi e questi percorsi diventano modello anche
per realtà strutturate se rimettono al centro i cittadini e non
la burocrazia, frenando una omologazione che ci vorrebbe tutti
uguali e consumatori. E' per questo importante recuperare le
radici culturali, religiose, identitarie dell'uomo, pensando a
una comunità dei popoli europei che abbia a cuore la qualità
della vita dei suoi cittadini.
Dopo la firma del patto, le delegazioni delle tre comunità hanno
partecipato a diverse iniziative di festa allietate dal concerto
della banda cittadina che ha eseguito anche gli inni nazionali di
Italia, Croazia e Austria mentre venivano piantumati due ulivi
come simbolo di fratellanza, dalle esibizioni del gruppo
folcloristico Rosade Furlane e dalla sfilata in costume di Gruppi
storici di diverse località del Friuli Venezia Giulia, nella
cornice anche dell'iniziativa enogastronomica "Un Biel Vivi"
giunta alla XXII edizione.
(immagini alle tv)