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Cr: pdln obbligo servizio civile o militare, relazione Piero Camber(2)

02.10.2018
12:41
(ACON) Trieste, 2 ott - CMC - La proposta di legge nazionale per l'istituzione del servizio civile o militare obbligatorio rappresenta un'importantissima occasione dal punto di vista educativo, poiché intende rafforzare la formazione dei giovani, sia donne che uomini, con un periodo obbligatorio al servizio della comunità.

L'afferma Piero Camber (FI), primo firmatario con Mara Piccin (FI) delle norme e relatore del testo in Aula per la maggioranza, che aggiunge: "conformemente al principio costituzionale espresso dall'art.52, i giovani hanno il dovere di diventare cittadini attivi, consapevoli, più preparati, rinsaldando, al servizio della patria, identità e senso di responsabilità".

L'obbligatorietà - prosegue - è la grande novità che caratterizza il periodo di coesione sociale e di servizio, di cui la proposta di legge nazionale tratteggia solo un quadro di indirizzo, permettendo ai giovani di scegliere, in linea con la loro attitudine personale e senza pregiudizio per il percorso di studi, in quale ambito effettuare questo periodo di servizio, indicativamente di sei mesi: protezione civile, difesa, terzo settore.

"Vista la sensibilità che sta crescendo tra gli italiani - spiega Camber - l'idea è appunto quella di chiedere alle nuove generazioni di assumersi la responsabilità di proteggere non solo il territorio ma anche il patrimonio storico, culturale e sociale, che è l'amalgama della loro comunità regionale, attraverso un servizio obbligatorio che non deve essere necessariamente armato, ma deve costituire certamente un valido ausilio alle istituzioni militari, alla Protezione civile e alle importantissime e radicate realtà del terzo settore. In tal modo il servizio obbligatorio avrebbe un ritorno sociale particolarmente importante, diventando non una spesa, ma un investimento per il futuro.

"Com'è noto - aggiunge il consigliere forzista - gran parte del sistema di Protezione civile poggia principalmente su persone che hanno avuto l'occasione di sperimentare il servizio militare; così come è continua ed efficace la grande opera di volontariato messa in campo in particolare dall' Associazione nazionale Alpini.

"Sul fronte educativo, la proposta di legge si pone in antitesi - sostiene Camber - con il forte individualismo che porta spesso i giovani a isolarsi, divenendo momento obbligatorio di vera coesione sociale, attraverso la condivisione di fatiche, di pane, di tempo, delle camerate, di un periodo di vita speso assieme ai coetanei a lavorare per la tutela del bene comune.

"Il Friuli Venezia Giulia, forte dell'esemplarità della tradizione di dedizione e impegno della sua gente verso la propria comunità regionale e nazionale - conclude - deve dare, mediante questa proposta di legge da trasmettere al Parlamento, un segnale forte all'insegna di quei principi di solidarietà e di sussidiarietà, che sono il motore ascensionale di fondamentali scelte politiche che il nostro Paese è chiamato a prendere".

(foto su www.consiglio.regione.fvg.it; immagini alle tv)

(segue)



Il consigliere regionale Piero Camber (FI)