Cr: pdln obbligo servizio civile o militare, relazione Tiziano Centis (3)
(ACON) Trieste, 2 ott - CMC - Sulla proposta di legge nazionale
tesa al ripristino dell'obbligatorietà del servizio civile o
militare, la contrarietà del Gruppo dei Cittadini è netta, prima
di tutto perché infrange quel principio di libertà di scelta
nella propria vita, ritenuto fondamentale per il movimento civico.
Lo afferma Tiziano Centis (Citt), che esponendo per la minoranza
la prima delle due relazioni in programma, definisce la leva
obbligatoria anacronistica e non riconducibile ad alcuna reale
necessità.
"Oggi - afferma -, alle soglie del 2019, la reintroduzione della
naia non serve più: la difesa ha bisogno di un alto grado di
professionalizzazione, di soldati competenti, preparati,
motivati, che facciano dell'opzione militare una scelta profonda,
frutto di un percorso di vita autenticamente meditato.
"Obbligare i cittadini dai 18 ai 28 anni a impegnare diversi mesi
di vita contro la propria volontà è gravemente sbagliato -
prosegue - e l'idea che lo Stato possa pretendere dai nostri
ragazzi tempo, energie, risorse, con la presunzione di dire che
li si obbliga per il loro bene, è esattamente il contrario della
logica liberale che dovremmo favorire, cioè quella di individui
liberi che pagano le tasse per avere in cambio buoni servizi e
sicurezza.
Non è giusto poi, per il consigliere civico, introdurre un
ulteriore onere nei confronti di una generazione, quella dei
giovani, che oggi già porta sulle spalle gli errori fatti dai
governanti del passato, "errori - afferma - che hanno portato ad
un sempre più difficile accesso al mondo del lavoro e hanno reso
un miraggio l'ottenimento di una pensione dignitosa in tempi
ragionevoli".
"Va infine ricordato - prosegue Centis - come in Italia la leva
obbligatoria, ricordata da tanti come un'esperienza positiva,
abbia prodotto in passato in Italia anche episodi drammatici:
suicidi in caserma, nonnismo e morti sospette, episodi che
scossero profondamente l'opinione pubblica e dettero una spinta
all'abolizione della leva militare.
"Ciò non significa che sarà un'esperienza negativa per tutti e
proprio in tal senso può essere utile una legge che incentivi
l'adesione volontaria al servizio civile. In Italia queste norme
esistono già: il decreto legislativo 40/2017 prevede per l'anno
in corso - chiosa il consigliere - l'adesione volontaria al
servizio civile di 53mila giovani, numero peraltro inferiore alle
richieste avanzate negli anni precedenti".
(foto su www.consiglio.regione.fvg.it; immagini alle tv)
(segue)