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Cr: pdln obbligo servizio civile o militare, relazione Tiziano Centis (3)

02.10.2018
12:46
(ACON) Trieste, 2 ott - CMC - Sulla proposta di legge nazionale tesa al ripristino dell'obbligatorietà del servizio civile o militare, la contrarietà del Gruppo dei Cittadini è netta, prima di tutto perché infrange quel principio di libertà di scelta nella propria vita, ritenuto fondamentale per il movimento civico.

Lo afferma Tiziano Centis (Citt), che esponendo per la minoranza la prima delle due relazioni in programma, definisce la leva obbligatoria anacronistica e non riconducibile ad alcuna reale necessità.

"Oggi - afferma -, alle soglie del 2019, la reintroduzione della naia non serve più: la difesa ha bisogno di un alto grado di professionalizzazione, di soldati competenti, preparati, motivati, che facciano dell'opzione militare una scelta profonda, frutto di un percorso di vita autenticamente meditato.

"Obbligare i cittadini dai 18 ai 28 anni a impegnare diversi mesi di vita contro la propria volontà è gravemente sbagliato - prosegue - e l'idea che lo Stato possa pretendere dai nostri ragazzi tempo, energie, risorse, con la presunzione di dire che li si obbliga per il loro bene, è esattamente il contrario della logica liberale che dovremmo favorire, cioè quella di individui liberi che pagano le tasse per avere in cambio buoni servizi e sicurezza.

Non è giusto poi, per il consigliere civico, introdurre un ulteriore onere nei confronti di una generazione, quella dei giovani, che oggi già porta sulle spalle gli errori fatti dai governanti del passato, "errori - afferma - che hanno portato ad un sempre più difficile accesso al mondo del lavoro e hanno reso un miraggio l'ottenimento di una pensione dignitosa in tempi ragionevoli".

"Va infine ricordato - prosegue Centis - come in Italia la leva obbligatoria, ricordata da tanti come un'esperienza positiva, abbia prodotto in passato in Italia anche episodi drammatici: suicidi in caserma, nonnismo e morti sospette, episodi che scossero profondamente l'opinione pubblica e dettero una spinta all'abolizione della leva militare.

"Ciò non significa che sarà un'esperienza negativa per tutti e proprio in tal senso può essere utile una legge che incentivi l'adesione volontaria al servizio civile. In Italia queste norme esistono già: il decreto legislativo 40/2017 prevede per l'anno in corso - chiosa il consigliere - l'adesione volontaria al servizio civile di 53mila giovani, numero peraltro inferiore alle richieste avanzate negli anni precedenti".

(foto su www.consiglio.regione.fvg.it; immagini alle tv)

(segue)



Il consigliere regionale Tiziano Centis (Cittadini)