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Cittadini: Centis, no netto a pdln obbligo servizio civile e militare

02.10.2018
16:23
(ACON) Trieste, 2 ott - COM/CMC - "Sono passati quattro mesi dall'inizio di questa legislatura e si comincia a vedere l'impronta che il centrodestra che ha vinto le elezioni vuole dare: ieri ci hanno fatto discutere di come le famiglie devono passare le domeniche, e ho sentito dire che non va bene che lo facciano al centro commerciale, mentre, oggi, fanno passare una proposta di legge che ha la presunzione di dire come devono essere educati i giovani della nostra regione, obbligandoli a delle scelte. Insomma, una Regione che dice ai cittadini cosa devono fare e come si devono comportare. Siamo di fronte a un modello di regione che vuole plasmare i suoi cittadini a suo gusto e somiglianza e questo è, francamente, inquietante".

Così il capogruppo dei Cittadini Tiziano Centis, esprime un "no" netto e deciso alla proposta di legge nazionale che mira a reintrodurre in Italia la leva obbligatoria o in alternativa il servizio civile.

"Se un'esperienza di servizio civile volontaria va considerata positiva per chi sceglie di svolgerla - spiega Centis - obbligare i nostri ragazzi a impegnare diversi mesi di vita contro la propria volontà è profondamente sbagliato. Non è giusto introdurre un ulteriore onere nei confronti di una generazione, quella dei giovani, che oggi già porta sulle spalle gli errori fatti dai governanti del passato, errori che hanno portato a un sempre più difficile accesso al mondo del lavoro e hanno reso un miraggio l'ottenimento di una pensione dignitosa in tempi ragionevoli. Siano almeno liberi di scegliere per il proprio futuro.

Il capogruppo dei civici prende le difese delle nuove generazioni alle quali si rivolgerebbe l'obbligo del servizio civile o militare: "Ricordo - incalza Centis - che questa proposta prevede che l'obbligo sussista fino ai 28 anni, età nella quale un uomo può avere il legittimo desiderio di realizzarsi a pieno nel lavoro e nella famiglia. Il rischio vero è che questa imposizione crei un vero e proprio scontro tra generazioni che è l'ultima cosa di cui oggi abbiamo bisogno. I luoghi comuni che abbiamo sentito fanno riferimento a giovani che non sono capaci di rifarsi un letto da soli, ma vogliamo davvero farci influenzare da generalizzazioni tanto sterili e offensive delle individualità e delle diversità di ognuno?.

Attualmente - rammenta il consigliere - uno strumento che incentiva i ragazzi a scegliere un periodo di impegno civile già esiste ed è anche molto recente: il decreto legislativo 40 del 2017 che prevede l'adesione volontaria al servizio civile universale per il quale ad oggi oltre 53.000 ragazzi hanno già fatto domanda.

"La reintroduzione della naja inoltre non trova giustificazione nelle esigenze della Difesa moderna - aggiunge - che ha piuttosto bisogno di un alto grado di professionalizzazione, di soldati competenti, preparati, motivati che facciano dell'opzione militare una scelta profonda, un percorso di vita autenticamente meditato. L'idea di una coscrizione di massa per qualche mese serve davvero a poco".

"Non dimentichiamo poi che se il punto sul quale si vuole intervenire è l'educazione dei nostri ragazzi - conclude il capogruppo dei civici - bisogna partire dalle scuole tornando a investire sul nostro futuro realizzando un'istruzione veramente gratuita, accessibile a tutti che insegni ad essere bravi cittadini, onesti, solidali, accoglienti, utili al prossimo".



Il consigliere regionale Tiziano Centis (Cittadini)