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Cr: mozione sistema universitario, risposta dell'assessore Rosolen (8)

02.10.2018
17:49
(ACON) Trieste, 2 ott - RCM - Prudente rispetto all'iniziativa della mozione sul sistema universitario regionale, a firma dei consiglieri del Patto per l'Autonomia, l'assessore Alessia Rosolen, perché porterebbe verso una situazione pericolosa, salvo considerarla un'occasione di inizio di una discussioni su competenze e ruoli che la Regione FVG vuole avere rispetto al Governo.

Discussione che, infatti, l'Aula ha stabilito che avverrà in sede di Commissione consiliare competente.

Fondamentale, intanto per la Rosolen, è chiedersi dove si vuole arrivare beneficiando dell'autonomia derivante dal passaggio delle funzioni. La proposta presentata è una riflessione non nuova a livello di amministrazione regionale. Anzi, sono ormai passati molti anni da quando si è iniziato a parlare del passaggio di competenze e quindi è una discussione teorica, per l'assessore, trita e ritrita.

Invece è doveroso capire quale sia la dimensione finanziaria e di personale di cui si sta parlando, così come di che numeri regionali si parla quando si cita l'esempio di Trento.

I dati dell'Università di Trieste evidenziano un totale di costi per oltre 113 milioni di euro, alla cui copertura provvedono in maniera significativa i contributi dello Stato per oltre 87 milioni di euro. I costi del personale ammontano a quasi 80 milioni di euro. Ci sono più di 16.000 studenti, di cui più di 1.000 studenti internazionali, oltre 650 professori ordinari, associati e ricercatori, circa 700 tecnici e amministrativi e più di 120 dottorandi di ricerca all'anno.

La Sissa ha un totale di costi per oltre 35,6 milioni, alla cui copertura provvedono in maniera significativa i contributi del Miur e di altre amministrazioni centrali per circa 24,5 milioni. I costi del personale ammontano a quasi 17 milioni. Il personale tecnico e amministrativo è costituito da 113 unità, i ricercatori sono 102, gli studenti PhD 302, gli studenti in master 46 e lo staff accademico è costituito da 80 unità.

Quindi, complessivamente e sulla base dei dati più recenti disponibili, i costi delle due università e della Sissa ammontano a circa 290 milioni di euro a fronte di un contributo statale di oltre 191 milioni (65% del totale dei costi). La dimensione del personale docente e del personale tecnico-amministrativo è complessivamente circa 2.800 unità. Non sono presi in considerazione i dati dei due Conservatori di musica Tomadini di Udine e Tartini di Trieste.

L'Università di Trento, che per dimensioni può essere comparata a una delle nostre università regionali, ha 621 tra professori e ricercatori, di cui: 177 professori ordinari, 284 professori associati, 50 ricercatori, 46 ricercatori a tempo determinato A e 60 ricercatori a tempo determinato B e 675 unità di personale tecnico e amministrativo. I dati riportati nel bilancio dell'Università di Trento riferiti all'anno 2017 evidenziano costi per oltre 163 milioni, alla cui copertura provvedono in maniera significativa i contributi della Provincia di Trento di circa 129 milioni (79% del totale dei costi). I costi del personale superano i 90 milioni.

La Rosolen ha, quindi, messo in guardia dalle solite guerre di campanile, dal fare solo provincialismo, quando si parla di autonomia.

(foto su wwww.consiglio.regione.fvg.it; immagini alle tv)

(segue)



Gli assessori regionali Zannier e Rosolen (foto Arc/GM)