Cr: mozione su misure urgenti per sicurezza su confine nazionale(9)
(ACON) Trieste, 2 ott - MPB - L'Aula ha approvato con 27 voti
favorevoli e 9 astensioni la mozione n.9 su "misure urgenti in
tema di sicurezza sul confine nazionale", firmata da Giuseppe
Ghersinich (Lega) con la quale si impegna la Giunta regionale ad
attivarsi per chiedere quanto prima al ministro dell'Interno la
creazione di una rete di videosorveglianza che copra la totalità
dei valichi stradali presenti nelle ex province di Trieste,
Gorizia e Udine e di fornire ai settori di Polizia di Frontiera
presenti negli stessi territori un congruo numero di telecamere
mobili da dislocare a rotazione in zone a discrezione del
dirigente della Polizia di Frontiera.
Con il provvedimento si chiede inoltre di dotare di un apparato
di videoregistrazione le autopattuglie della Polizia e quelle
dell'Esercito impegnate nel controllo dei confini; la creazione
in ogni provincia di una sala operativa unica per la sicurezza e
di una sala operativa interforze tra Italia, Slovenia, Croazia,
su modello di quella già esistente a Thorl-Maglern nella regione
austriaca della Carinzia che vede la collaborazione delle forze
di polizia italiane, austriache, slovene e tedesche come previsto
dal trattato di Schengen.
Con un emendamento al testo, presentato dallo stesso Ghersinich,
si chiede anche di avviare nuovi accordi con i Governi di
Slovenia e Croazia per interrompere l'afflusso degli stranieri
dalla rotta balcanica e di creare pattuglie transnazionali con le
Forze dell'Ordine dei Paesi a noi attigui sulla linea confinaria.
Infine, l'impegno a valutare la possibilità di proporre - in caso
di insufficienza di risorse ministeriali per le attività
individuate - un accordo di programma con il ministero per
realizzare l'infrastruttura di videosorveglianza.
Prima della votazione, è intervenuto l'assessore alla sicurezza
Pierpaolo Roberti sottolineando il valore della riflessione
scaturita dalla mozione e ricordando sia gli interventi messi in
campo per conseguire l'obiettivo, sempre indicato, di impedire
gli arrivi e nel caso di respingerli, sia l'esperienza dei
controlli congiunti operati con l'Austria lungo il confine
comune; cosa da attuare anche con la Slovenia pur considerando la
maggiore complessità della situazione su un confine più esteso.
Ben venga, quindi, per l'assessore, la videosorveglianza. Roberti
ha poi sottolineato la necessità di ridefinire alcuni accordi
bilaterali con i Paesi confinanti, di intervenire per aumentare
il numero dei rintracci sul confine e per rendere meno attrattivo
il nostro territorio riguardo la protezione umanitaria: dal
decreto Sicurezza in poi sarà meno facile ottenere il permesso di
soggiorno per ragioni umanitarie e potremo comportarci - ha
concluso - alla stregua di Austria e Germania.
(foto su www.consiglio.regione.fvg; immagini alle tv)
(segue)