Cr: mozione revoca onorificenza di Cavaliere a Tito, contenuti (6)
(ACON) Trieste, 3 ott - RCM - Un impegno, da parte della Giunta
regionale, ad attivarsi nei confronti del Governo e dei
competenti organi statali per modificare la legge n. 178 del
1951, che istituisce l'Ordine "Al merito della Repubblica
italiana" e disciplina il conferimento e l'uso delle
onorificenze, per permettere la revoca di tali titoli di merito
anche a persone già decedute e che in passato si siano macchiate
di gravi crimini contro l'umanità, cosa oggi prevista solo in
caso di esistenza in vita dell'insignito, mentre i deceduti
continuano a restare iscritti all'albo ufficiale.
E' quanto si legge nella mozione presentata da Piero Camber (FI)
all'Aula e dove, in particolare, si punta alla revoca di tutte le
onorificenze conferite al maresciallo Josip Broz, detto Tito, che
risulta ancora oggi Cavaliere di Gran Croce decorato di gran
cordone dell'Ordine al merito della Repubblica italiana.
Si tratta del titolo onorifico più elevato della nostra
Repubblica - ha sottolineato Camber -, conferitogli nel 1969
dall'allora capo dello Stato, Giuseppe Saragat. Ma all'ex
dittatore jugoslavo è ascrivibile tutta una serie di crimini, tra
cui quelli perpetrati nelle terre giuliano-istriano-dalmate dove
migliaia di italiani vennero uccisi e gettati nelle foibe. Tali
crimini hanno portato, nel secondo dopoguerra, alla pulizia
etnica nei confronti delle popolazioni italiane e venete in
Istria, Venezia Giulia e Dalmazia.
(foto su wwww.consiglio.regione.fvg.it; immagini alle tv)
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