FdI/An: Giacomelli, sì a revoca onorificenza a Tito
(ACON) Trieste, 3 ott - COM/RCM - Il presidente di FdI/An,
Claudio Giacomelli, è intervenuto in Aula durante la discussione
della mozione n. 13 riguardante la revoca dell'onorificenza di
Cavaliere della Repubblica a Josip Broz, detto Tito, affermando
pieno sostegno da parte del suo Gruppo.
Giacomelli ha ricordato come questa sia "una battaglia storica
della destra italiana" menzionando la proposta di legge
presentata in Parlamento da FdI/An anch'essa con l'obbiettivo di
revocare l'onorificenza al maresciallo Tito, per poi continuare
ribadendo come "lo stesso Stato che riconosce il dramma delle
foibe e dell'esodo istriano, fiumano e dalmata con l'istituzione
del Giorno del ricordo del 10 febbraio, allo stesso tempo
permette che chi si è macchiato di questi crimini sia insignito
della più alta onorificenza dello Stato".
Per Giacomelli, si tratta della peggiore fra tutte le
onorificenze conferite al maresciallo jugoslavo dallo Stato
italiano. Per quanto riguarda le onorificenze attribuite a Tito
da altri Stati, ha ribadito come "tali riconoscimenti furono
determinati dalla posizione politica di Tito durante la Guerra
Fredda, all'interno della quale il blocco occidentale mirava a
elevare la sua figura".
Infine, l'esponente di centrodestra ha ricordato che "solamente
dopo il 2000 si è iniziato a trattare il tema delle foibe e
dell'esodo, con provvedimenti come la legge sul Giorno del
ricordo e la medaglia d'oro al Valor civile conferita a Norma
Cossetto.
"E' uno sfregio sul viso della Repubblica italiana celebrare chi
è stato un massacratore di italiani. Anche se c'è già una legge
depositata in Parlamento - ha concluso - ritengo fondamentale che
questo Consiglio regionale si esprima per mostrare una volontà
del territorio e uno sdegno che ha da concludersi".