Cr: sì a pdl Garante regionale, fine lavori (8)
(ACON) Trieste, 4 ott - CMC - Il Consiglio regionale ha
approvato a maggioranza la proposta di legge che interviene sulle
norme istitutive del Garante regionale dei diritti della persona
e reinserisce la figura del difensore civico.
Trentatrè i voti favorevoli di FI, Lega, Progetto Fvg, FdI/An,
Pd, 2 i no espressi dai Cittadini, 3 le astensioni da parte di
OpenSinistra FVG e Patto per l'Autonomia, mentre i consiglieri
del MoVimento 5 Stelle sono usciti dall'Aula prima dell'esame
dell'articolato, manifestando così il loro dissenso verso la
proposta di legge.
Nel passaggio in Aula è stato un emendamento a firma trasversale
- Camber (FI), Di Bert (Progetto FVG), Giacomelli (FdI/An),
Bordin (Lega), Nicoli (FI), Centis (Cittadini), Bolzonello (Pd) e
Moretuzzo (Patto per Autonomia) - che modificando l'impianto
licenziato dalla Commissione, ha introdotto la figura del
difensore civico regionale distinta da quella del Garante.
Il difensore - specificano le norme - avrà il compito di
rafforzare e completare il sistema di tutela e garanzia del
cittadino nei confronti della pubblica amministrazione e
assicurare imparzialità dell'azione amministrativa; non sarà
sottoposto ad alcuna forma di dipendenza gerarchica o funzionale
e svolgerà la sua attività in condizioni di autonomia, libertà,
indipendenza ed efficacia.
Ulteriori modifiche accolte nel corso dell'esame ne definiscono
requisiti e incompatibilità, trattamento economico e funzioni,
contemplano nei suoi uffici l'uso delle lingue minoritarie e
dispongono che la relazione sulle attività svolte, al 31 marzo di
ogni anno, sia presentata all'Ufficio di presidenza del Consiglio
regionale.
Emendamenti sono stati approvati anche sulla figura del Garante,
rafforzandone i requisiti di competenza ed esperienza,
perfezionando le modalità previste per la sua elezione e
precisando le incompatibilità legate all'incarico.
Quanto alle sue funzioni si aggiunge alla possibilità di
stipulare protocolli d'intesa con il presidente del tribunale dei
minorenni per promuovere e facilitare la nomina di tutori
volontari, quella di selezionare e formare quei privati
cittadini disponibili ad assumere la tutela di uno o più minori
stranieri non accompagnati.
Anche il Garante dovrà presentare ogni anno una relazione sulle
attività svolte all'Ufficio di presidenza del Consiglio regionale.
La legge entrerà in vigore il 1° gennaio 2019.
Con il rinvio dell'ultimo punto inizialmente previsto all'ordine
del giorno, relativo alle votazioni per i componenti delle
Commissioni elettorali circondariali, i lavori si sono così
conclusi.
(immagini alle tv)
(fine)