Censis: Zanin, nuovo ruolo delle Regioni e regionalismo differenziato
(ACON) Trieste, 5 ott - CMC - "Il Consiglio regionale è
l'istituzione che oggi può interpretare e rappresentare al meglio
istanze e attese di un territorio perché è espressione
dell'intera comunità e delle diverse appartenenze politiche. Per
questo le Assemblee regionali devono diventare sempre più una
casa aperta e trasparente a servizio dei cittadini, devono
rafforzare il loro ruolo di intermediazione con lo Stato e
cercare di colmare quella perdita di fiducia che si registra
verso l'operato della politica".
E' quanto espresso dal presidente del Consiglio regionale del
Friuli Venezia Giulia, Piero Mauro Zanin, oggi a Roma per la
presentazione del rapporto "Il ruolo della dimensione regionale
nell'evoluzione del mosaico territoriale italiano - una nuova
"constituency" per il prossimo ciclo politico-istituzionale",
realizzato dal Censis per conto della Conferenza dei presidenti
dei Parlamenti regionali. Il lavoro comprende anche un sondaggio
fra i consiglieri regionali per analizzare la consapevolezza
della situazione e registrare le attese per il futuro anche in
relazione alla possibilità di operare con modalità diverse
rispetto al passato nell'interesse delle comunità regionali di
appartenenza.
"I dati del Rapporto Censis - afferma Zanin - pongono
interessanti riflessioni evidenziando divari ampi e crescenti tra
territori anche all'interno delle singole regioni. Un fenomeno
che non risparmia neanche il Friuli Venezia Giulia dove si
registrano diversità significative fra le varie realtà negli
aspetti demografici, economici e dell'andamento dell'occupazione.
"Dobbiamo fare i conti con i processi di ri-accentramento che
comprimono la rilevanza dei territori - sottolinea ancora il
presidente -. Da una parte emerge un no netto alle macroregioni
con l'indicazione piuttosto a individuare aree funzionali per
condurre politiche relazionali di livello interregionale.
Dall'altra, la necessità di ridefinire i rapporti tra Stato e
Regione e di realizzare un riordino complessivo del regionalismo
- aggiunge Zanin - attraverso un processo che porti a una
maggiore autonomia su specifiche materie.
"Il regionalismo differenziato raccoglie nel nord est il 68% dei
consensi (56,3% è la media nazionale): per questo processo -
spiega Zanin - il Friuli Venezia Giulia può divenire modello di
riferimento per quei territori, come Veneto e Lombardia, che
stanno lavorando in tal senso.
"La Lombardia ci ha chiesto un confronto su questo tema e il 19
ottobre, a Udine, nella sede della Regione, se ne parlerà, con il
coinvolgimento anche di Veneto e Trentino Alto Adige. Il
regionalismo differenziato è la via seguire; ben vengano spazi e
campi di autonomia per le regioni ordinarie, ma il percorso,
lungi dal condurre a un progressivo appiattimento tra ordinarie e
speciali - ribadisce il presidente del Consiglio -, deve
prevedere anche per noi contestuale ampliamento delle competenze".
Il presidente del Consiglio regionale FVG, Piero Mauro Zanin, a Roma, alla presentazione del rapporto Censis commissionato dalla Conferenza delle Assemblee legislative