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Censis: Zanin, nuovo ruolo delle Regioni e regionalismo differenziato

05.10.2018
15:25
(ACON) Trieste, 5 ott - CMC - "Il Consiglio regionale è l'istituzione che oggi può interpretare e rappresentare al meglio istanze e attese di un territorio perché è espressione dell'intera comunità e delle diverse appartenenze politiche. Per questo le Assemblee regionali devono diventare sempre più una casa aperta e trasparente a servizio dei cittadini, devono rafforzare il loro ruolo di intermediazione con lo Stato e cercare di colmare quella perdita di fiducia che si registra verso l'operato della politica".

E' quanto espresso dal presidente del Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia, Piero Mauro Zanin, oggi a Roma per la presentazione del rapporto "Il ruolo della dimensione regionale nell'evoluzione del mosaico territoriale italiano - una nuova "constituency" per il prossimo ciclo politico-istituzionale", realizzato dal Censis per conto della Conferenza dei presidenti dei Parlamenti regionali. Il lavoro comprende anche un sondaggio fra i consiglieri regionali per analizzare la consapevolezza della situazione e registrare le attese per il futuro anche in relazione alla possibilità di operare con modalità diverse rispetto al passato nell'interesse delle comunità regionali di appartenenza.

"I dati del Rapporto Censis - afferma Zanin - pongono interessanti riflessioni evidenziando divari ampi e crescenti tra territori anche all'interno delle singole regioni. Un fenomeno che non risparmia neanche il Friuli Venezia Giulia dove si registrano diversità significative fra le varie realtà negli aspetti demografici, economici e dell'andamento dell'occupazione.

"Dobbiamo fare i conti con i processi di ri-accentramento che comprimono la rilevanza dei territori - sottolinea ancora il presidente -. Da una parte emerge un no netto alle macroregioni con l'indicazione piuttosto a individuare aree funzionali per condurre politiche relazionali di livello interregionale. Dall'altra, la necessità di ridefinire i rapporti tra Stato e Regione e di realizzare un riordino complessivo del regionalismo - aggiunge Zanin - attraverso un processo che porti a una maggiore autonomia su specifiche materie.

"Il regionalismo differenziato raccoglie nel nord est il 68% dei consensi (56,3% è la media nazionale): per questo processo - spiega Zanin - il Friuli Venezia Giulia può divenire modello di riferimento per quei territori, come Veneto e Lombardia, che stanno lavorando in tal senso.

"La Lombardia ci ha chiesto un confronto su questo tema e il 19 ottobre, a Udine, nella sede della Regione, se ne parlerà, con il coinvolgimento anche di Veneto e Trentino Alto Adige. Il regionalismo differenziato è la via seguire; ben vengano spazi e campi di autonomia per le regioni ordinarie, ma il percorso, lungi dal condurre a un progressivo appiattimento tra ordinarie e speciali - ribadisce il presidente del Consiglio -, deve prevedere anche per noi contestuale ampliamento delle competenze".



Il presidente del Consiglio regionale FVG, Piero Mauro Zanin, a Roma, alla presentazione del rapporto Censis commissionato dalla Conferenza delle Assemblee legislative