ProgettoFVG/Ar:Di Bert-Sibau, sì a proposta riordino sistema sanitario
(ACON) Trieste, 5 ott - COM/MPB - Via libera alle tre aree
vaste, affiancate da un ente intermedio che dovrà ereditare
competenze e funzioni dell'Egas, l'attuale struttura accentrata
per i servizi condivisi senza la necessità di costituire un ente
ex-novo. E soprattutto dovrà svolgere una funzione di
coordinamento fra le tre nuove aziende sanitarie.
La proposta di riordino del sistema sanitario regionale targata
"Fedriga-Riccardi" piace a Progetto FVG che, in una nota firmata
dal presidente del Gruppo consiliare, Mauro Di Bert, e dal
consigliere regionale, Giuseppe Sibau (Ar), appoggia quanto
illustrato in una riunione di maggioranza allargata proprio dal
Governatore della Regione e dal suo vice delegato alla salute.
Quanto alla predisposizione di tre aree vaste (rispetto alle
attuali 5 aziende che raggruppano anche territori disomogenei fra
loro e che con il tempo hanno dimostrato criticità nella gestione
del personale, nella progettazione e nella concretizzazione di
percorsi di cura adeguati) rappresenta un modello corretto di
riordino del sistema sanitario.
L'integrazione tra ospedale e territorio maturata negli ultimi
due o tre anni ha reso possibile l'avvio di alcuni processi
virtuosi, di progettazione e gestione unitaria e di
razionalizzazione del supporto tecnico amministrativo, evitando
duplicazioni di servizi e con riflessi immediati sul contenimento
dei costi di gestione. Ma è anche vero che l'attuale
configurazione delle aziende, completamente illogica, non
risponde ad alcun criterio non solo di efficientamento del
sistema, ma neppure di efficacia dei percorsi di cura.
Un esempio positivo arriva dalla realtà pordenonese dove
l'integrazione tra ospedale e territorio all'interno dell'Aas 5
ha avuto nel tempo la maggiore opportunità di maturazione e dove
gli indicatori di efficacia e di efficienza evidenziano come
proprio la 5 sia l'azienda meglio posizionata a livello regionale
e collocata a un ottimo livello su scala nazionale.
L'obiettivo prioritario del servizio sanitario deve essere quello
di assicurare ai cittadini livelli adeguati di assistenza, nel
contesto di un percorso di cura ben definito, che accompagni il
paziente dal momento dell'insorgenza del problema quando ancora
si trova al proprio domicilio, fino alla diagnosi e alla terapia
nella fase acuta attraverso i servizi ospedalieri e territoriali
in forma integrata e sinergica, per poi concludere il ciclo del
percorso di cura con la fase riabilitativa e di controllo
periodico da gestire per quanto possibile in strutture intermedie
e servizi territoriali.
Compresa la continuità assicurata dalla medicina generale, in un
contesto comunque extra-ospedaliero, propedeutico o parallelo al
ritorno del paziente al proprio domicilio e a una vita per quanto
possibile normale.