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II Comm: audizione Giunta su accesso alle malghe e viabilità montana

09.10.2018
13:51
(ACON) Trieste, 9 ott - RCM - Quale la strategia relativa alla manutenzione della viabilità di accesso alle malghe, ai rifugi alpini e alla viabilità montana di competenza della Regione. E' ciò su cui è stata invitata a parlare la Giunta in audizione in II Commissione consiliare, allargata ai consiglieri della IV.

Il presidente Alberto Budai (Lega) ha dato quindi la parola all'assessore alle Risorse agroalimentari, forestali e ittiche, Stefano Zannier, che ha subito affermato come la manutenzione e relativa gestione siano due elementi determinanti della viabilità, che interessano ogni anno dai 600 ai 700 chilometri di strade montane. La viabilità montana è di oltre 3.500 km, 165 dei quali permettono l'accesso a malghe pubbliche e le cui competenze ricadono su più enti, non solo sull'amministrazione regionale.

Le problematiche legate alla percorribilità di queste arterie - ha spiegato Zannier - sono più d'una e vanno dagli aspetti forestali alla sicurezza dell'accesso e della percorribilità, alle attività turistiche o malghive. Si tratta di un insieme di aspetti di cui tenere conto, quando si valutano le priorità degli interventi piuttosto che decidere se tali vie debbano restare di libero accesso oppure no.

Il deterioramento della viabilità - ha aggiunto l'assessore - non è legato solo a cause atmosferiche, seppure le si considerano le principali, ma anche a questioni di conformazione della viabilità stessa, si vedano i casi di strade con grande pendenza dove quindi la manutenzione è di notevole difficoltà.

Da parte della Regione è sentita la necessità di implementare la viabilità montana, e non solo quella legata all'accesso alle malghe. Ecco che ci sono 33 interventi per 72 Comuni coinvolti, di cui la Regione si sta occupando e che vanno oltre l'aspetto meramente boschivo. E si sta analizzando quali azioni mettere in atto di concerto con gli enti locali per finanziare le manutenzioni ordinarie. Perché la viabilità non va considerata solo qualcosa che brutalizza l'ambiente; poter accedere significa anche poter intervenire ad esempio quando c'è un incendio.

Da parte dell'assessore a Finanze e Patrimonio, Barbara Zilli, una rassicurazione: è intenzione della Giunta regionale, in primis del presidente Massimiliano Fedriga che è il titolare della relativa direzione, di coinvolgere gli Stati generali della montagna.

A seguire, il consigliere Giuseppe Sibau (Ar) ha commentato che i danni provocati dall'attività boschiva alla viabilità montana sono una vera preoccupazione, un serio danno che va affrontato e risolto.

Enzo Marsilio (PD) ha evidenziato come la questione della viabilità non possa essere affrontata singolarmente, riducendola a una questione di strada sì, strada no, ma va legata a un progetto complessivo, a una pianificazione generale di cui i consiglieri vorrebbero venire a conoscenza.

E di discorso complessivo, che coinvolga anche il settore turistico e della protezione dell'ambiente, ha detto anche Cristian Sergo (M5S), che ha avvisato che la manutenzione non può essere demandata né ai singoli Comuni né ai singoli gestori delle malghe. Inoltre ha chiesto che la Giunta faccia una ricognizione dei capitoli di spesa per valutare al meglio come utilizzare i fondi in questo settore.

Di viabilità da un punto di vista strategico, quali le intenzioni della Giunta rispetto alle varie sollecitazioni che arrivano dal territorio, di come ci si stia ponendo nei confronti degli accordi stipulati con Anas e della incentivazione alla ciclabilità dei percorsi, avrebbe voluto sentir parlare Mariagrazia Santoro (Pd).

(foto su www.consiglio.regione.fvg.it; immagini alle tv)



Gli assessori Zilli e Zannier con il presidente della II Commissione consiliare, Budai (Lega) (foto ACON/CMC)