II Comm: audizione Giunta su accesso alle malghe e viabilità montana
(ACON) Trieste, 9 ott - RCM - Quale la strategia relativa alla
manutenzione della viabilità di accesso alle malghe, ai rifugi
alpini e alla viabilità montana di competenza della Regione. E'
ciò su cui è stata invitata a parlare la Giunta in audizione in
II Commissione consiliare, allargata ai consiglieri della IV.
Il presidente Alberto Budai (Lega) ha dato quindi la parola
all'assessore alle Risorse agroalimentari, forestali e ittiche,
Stefano Zannier, che ha subito affermato come la manutenzione e
relativa gestione siano due elementi determinanti della
viabilità, che interessano ogni anno dai 600 ai 700 chilometri di
strade montane. La viabilità montana è di oltre 3.500 km, 165 dei
quali permettono l'accesso a malghe pubbliche e le cui competenze
ricadono su più enti, non solo sull'amministrazione regionale.
Le problematiche legate alla percorribilità di queste arterie -
ha spiegato Zannier - sono più d'una e vanno dagli aspetti
forestali alla sicurezza dell'accesso e della percorribilità,
alle attività turistiche o malghive. Si tratta di un insieme di
aspetti di cui tenere conto, quando si valutano le priorità degli
interventi piuttosto che decidere se tali vie debbano restare di
libero accesso oppure no.
Il deterioramento della viabilità - ha aggiunto l'assessore - non
è legato solo a cause atmosferiche, seppure le si considerano le
principali, ma anche a questioni di conformazione della viabilità
stessa, si vedano i casi di strade con grande pendenza dove
quindi la manutenzione è di notevole difficoltà.
Da parte della Regione è sentita la necessità di implementare la
viabilità montana, e non solo quella legata all'accesso alle
malghe. Ecco che ci sono 33 interventi per 72 Comuni coinvolti,
di cui la Regione si sta occupando e che vanno oltre l'aspetto
meramente boschivo. E si sta analizzando quali azioni mettere in
atto di concerto con gli enti locali per finanziare le
manutenzioni ordinarie. Perché la viabilità non va considerata
solo qualcosa che brutalizza l'ambiente; poter accedere significa
anche poter intervenire ad esempio quando c'è un incendio.
Da parte dell'assessore a Finanze e Patrimonio, Barbara Zilli,
una rassicurazione: è intenzione della Giunta regionale, in
primis del presidente Massimiliano Fedriga che è il titolare
della relativa direzione, di coinvolgere gli Stati generali della
montagna.
A seguire, il consigliere Giuseppe Sibau (Ar) ha commentato che i
danni provocati dall'attività boschiva alla viabilità montana
sono una vera preoccupazione, un serio danno che va affrontato e
risolto.
Enzo Marsilio (PD) ha evidenziato come la questione della
viabilità non possa essere affrontata singolarmente, riducendola
a una questione di strada sì, strada no, ma va legata a un
progetto complessivo, a una pianificazione generale di cui i
consiglieri vorrebbero venire a conoscenza.
E di discorso complessivo, che coinvolga anche il settore
turistico e della protezione dell'ambiente, ha detto anche
Cristian Sergo (M5S), che ha avvisato che la manutenzione non può
essere demandata né ai singoli Comuni né ai singoli gestori delle
malghe. Inoltre ha chiesto che la Giunta faccia una ricognizione
dei capitoli di spesa per valutare al meglio come utilizzare i
fondi in questo settore.
Di viabilità da un punto di vista strategico, quali le intenzioni
della Giunta rispetto alle varie sollecitazioni che arrivano dal
territorio, di come ci si stia ponendo nei confronti degli
accordi stipulati con Anas e della incentivazione alla
ciclabilità dei percorsi, avrebbe voluto sentir parlare
Mariagrazia Santoro (Pd).
(foto su www.consiglio.regione.fvg.it; immagini alle tv)