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FdI/An: Basso, condivisibile regionalizzare il comparto scolastico FVG

11.10.2018
16:4
(ACON) Trieste, 11 ott - COM/CMC - "Sul presente e il futuro dell'istruzione regionale condivido personalmente, e a nome del gruppo consiliare di Fratelli d'Italia/An, la posizione dell'assessore Rosolen verso la scelta della regionalizzazione".

A dichiararlo è il capogruppo Alessandro Basso (FdI/An), commentando quanto emerso dalla recente riunione, svolta sul tema, dalla VI Commissione del Consiglio regionale.

"La Regione - prosegue Basso - intende giustamente gestire la scuola del Friuli Venezia Giulia, in un quadro di emergenza totale nel quale mancano 73 presidi su 171, 4 insegnanti di sostegno su 10, 14 istituti sono senza il capo di segreteria e l'Ufficio scolastico regionale (Usr) ha 67 dipendenti su 133 necessari. Tenendo conto dei 600 insegnanti mancanti per completare l'organico e con un personale Ata (Assistente tecnico amministrativo) al 60% del contingente ottimale, se la rotta non viene invertita, il prossimo anno scolastico è destinato a non partire.

"Il piano proposto dall'assessore Rosolen - spiega Basso - agisce su due livelli: un primo che prevede la regionalizzazione della parte amministrativa della scuola, cioè l'Usr, e un altro, di certo fortemente coraggioso, che coinvolgerebbe l'intero sistema scolastico regionale.

"Concordo non solo sulle misure proposte dall'assessore sulla regionalizzazione del comparto scolastico - afferma il consigliere -, ma soprattutto sull'urgenza di adottarle il prima possibile, in modo da evitare la paralisi dell'avvio del prossimo anno scolastico e dare un forte segno di azione nei primi mesi della legislatura in corso.

"L'assessore - aggiunge - può avvalersi della sua competenza e dell'appoggio del presidente nelle decisioni che prenderà, comprendendo che il passaggio è delicato e va fatto 'in sicurezza' in quanto rischioso da molti punti di vista e bisognoso delle giuste cautele.

"In mancanza di una macchina amministrativa avviata e compatta, diventa difficoltoso mettersi al passo con Regioni nelle quali tale processo di autonomia risulta di conseguenza più agile e attuabile. Tuttavia - conclude Basso - non dobbiamo temere di lavorare in accordo con esse; Regioni virtuose come Lombardia e Veneto, che stanno dimostrando la possibilità di adottare tali soluzioni, rimangono un esempio da seguire in un processo che necessita di un percorso burocratico complesso e complicato. Esse vanno prese a esempio per studiare il cambiamento e decisionismo nel processo, tenendo sempre conto della particolarità e soprattutto specialità della nostra Regione, che aumenta il carattere di coraggio per operare verso tale prospettiva".



Il consigliere regionale Alessandro Basso (FdI/An)