IV Comm: Zilli e Pizzimenti su strategie Aeroporto regionale
(ACON) Trieste, 16 ott - CMC - Cessione del 55% delle quote
societarie, per favorire l'ingresso di investitori privati di
rilievo nazionale o internazionale in grado di ridare centralità
e far crescere lo scalo, e mantenimento del controllo strategico
in capo alla Regione che continuerà così a svolgere un ruolo
incisivo all'interno del futuro impianto societario a
partecipazione mista.
Gli assessori regionali Barbara Zilli e Graziano Pizzimenti,
chiamati dalla IV Commissione del Consiglio regionale presieduta
da Piero Camber (FI) a riferire sul futuro dell'Aeroporto
regionale, sintetizzano così le basi sulle quali poggia la nuova
procedura di cessione delle quote di Trieste Airport, deliberata
dalla Giunta il 10 agosto scorso.
Il punto di partenza - ha spiegato Pizzimenti - è stato
comprendere i motivi per i quali la gara avviata dalla precedente
amministrazione fosse andata deserta. Rispetto a quel primo
impianto, che prevedeva una iniziale cessione del 45% delle
azioni al privato e solo dopo tre anni la possibilità di
raggiungere il 55%, abbiamo deciso di ribaltare la strategia di
gara, con l'obiettivo di rendere più attrattiva l'offerta agli
occhi degli investitori.
I criteri del precedente bando sono risultati troppo stringenti -
ha aggiunto Zilli -, sia per la loro tipologia che per il lasso
temporale entro i quali dovevano essere assolti. Mettere in
vendita la maggioranza delle quote e prevedere una presenza della
Regione importante nelle scelte strategiche dello scalo è la
sfida che abbiamo voluto assumerci per rilanciare un aeroporto
che, al momento, raggiunge un volume di passeggeri inferiore al
milione di unità.
Il direttore generale di Trieste Airport, Marco Consalvo, ha
quindi fornito ai consiglieri ulteriori elementi tecnici sulla
procedura che poggia sui parametri del Piano industriale dello
scalo, elementi sui quali, dopo quattro anni, sarà valutato
l'operato del futuro investitore e quantificate le eventuali
penalità se i target non dovessero essere raggiunti. Altro
aspetto evidenziato riguarda i requisiti di partecipazione alla
gara, aperta a soggetti che gestiscono aeroporti di grandi
dimensioni con significativa capacità commerciale. E' stata,
inoltre, prevista un'opzione di riacquisto a vantaggio della
Regione a valore di mercato scontato nel caso in cui il valore
che l'investitore si è impegnato a creare non dovesse venire
raggiunto.
Mariagrazia Santoro e Diego Moretti (Pd) hanno richiesto maggiori
dettagli sulle tutele societarie che la Regione si assicura,
mentre Cristian Sergo (M5S) ha espresso una certa perplessità su
un'operazione che di fatto privatizza uno scalo che, con il
cambio di management, a partire dal 2013 iniziava a dare segni di
ripresa.
Furio Honsell (Open Sinistra FVG) ha chiesto agli assessori quale
sia l'interesse pubblico sul quale poggia questa operazione,
mentre Lorenzo Tosolini (Lega) ha espresso parole di
apprezzamento per la scelta compiuta dall'Esecutivo, poiché
l'ingresso di privati consente maggiori prospettive di sviluppo
dinamico e, auspicabilmente, risultati migliori.
L'assessore Barbara Zilli ha quindi ribadito che la cessione
della maggioranza delle quote per rendere più attrattiva
l'operazione viene svolta con la massima tutela e il mantenimento
delle garanzie per il socio Regione all'interno dell'assemblea
dei soci, nel Cda, nell'approvazione dei piani di investimento.
Non stiamo privatizzando l'aeroporto - ha precisato -, ma con
l'apertura ai privati e mantenendo un ruolo incisivo nella futura
compagine societaria intendiamo operare per un suo rilancio sul
mercato nazionale e internazionale.
(foto su www.consiglio.regione.fvg.it; immagini alle tv)