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IV Comm: autonomia regionale in materia urbanistica rispetto all'Ue

16.10.2018
15:38
(ACON) Trieste, 16 ott - RCM - Il Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia scende in campo in difesa dell'autonomia della Regione quanto a potestà legislativa e decisionale nel settore dell'urbanistica, spalleggiato dall'assessore alle Infrastrutture, Graziano Pizzimenti. E lo fa con una risoluzione, approvata all'unanimità dopo essere stata scritta a più mani dalla IV Commissione consiliare presieduta da Piero Camber (FI), affiancata dal presidente stesso dell'Assemblea legislativa, Piero Mauro Zanin.

È proprio Zanin a spiegare i fatti: "La IV Commissione, espressione del Consiglio regionale in materia di infrastrutture e trasporti, è chiamata a valutare un regolamento, proposto dal Parlamento europeo e dal Consiglio, sulla razionalizzazione delle misure per promuovere la realizzazione della rete transeuropea dei trasporti (Ten-T) - COM(2018) 277 final di maggio scorso.

"Il documento - ha proseguito Zanin - prevede la costituzione di una Autorità unica a livello europeo incaricata del rilascio delle autorizzazioni, by-passando così i territori (ovvero le Regioni e i Comuni) dove andranno costruite le opere, utilizzando una procedura dunque di semplificazione che accelererebbe i lavori ma che limiterà di molto i poteri degli enti e delle comunità locali".

Nella bozza di regolamento comunitario, infatti, si legge che "l'iniziativa mira a ridurre i ritardi che si verificano nell'attuazione dei progetti di infrastrutture Ten-T. Pone un limite massimo di tre anni per l'intera procedura delle autorizzazioni. Mira altresì a rendere più chiare le procedure che i promotori del progetto sono tenuti a seguire, in particolare in materia di rilascio delle autorizzazioni, appalti pubblici e altre procedure".

"Ma tutto questo - ha detto a sua volta Camber - impatta sulla legislazione regionale, che attribuisce la scelta della pianificazione territoriale prima, e il rilascio delle conseguenti abilitazioni edilizie poi, alle competenti autorità regionali e comunali".

"Ciò che la Regione deve sostenere è che le autorità locali possano esprimere un parere vincolante rispetto a queste opere. Infatti - così ancora Camber -, nella nostra risoluzione chiediamo che sia esplicitato che per il rilascio delle autorizzazioni è opportuno prevedere che le Regioni interessate all'opera partecipino ai lavori dell'Autorità, oltre a inserire quantomeno l'obbligatorietà del rilascio dei pareri da parte delle competenti autorità territoriali, regionali e locali.

"Inoltre, lo strumento giuridico più idoneo alle finalità contenute nel documento proposto pare essere quello della direttiva, che si rivolge agli Stati membri lasciando loro le decisioni sulla disciplina più opportuna per adeguare l'ordinamento interno, e non il regolamento".

Unanime, allora, la decisione dei consiglieri di sollevare la questione a Bruxelles facendo intervenire i parlamentari del FVG, il Comitato delle Regioni, la Conferenza dei presidenti delle Assemblee legislative, nonché già domani presentarsi alla riunione del coordinamento interregionale della Commissione Infrastrutture, Mobilità e Governo del territorio (Imgt) con un testo di modifica della proposta di regolamento che sottolinei l'autonomia della Regione Friuli Venezia Giulia.

Esplicitiamo nella premessa della nostra risoluzione quali sono gli strumenti con cui intendiamo difendere la nostra specialità nel caso in cui questo regolamento venga approvato così come scritto - ha chiesto in più Cristian Sergo (M5S) -.

Chi decide gli interventi principali e quelli ad essi correlati? - è poi stata la domanda fatta da Mariagrazia Santoro (Pd). Deve essere chiarito bene come è formata e come agisce l'Autorità competente unica - ha detto la Santoro trovando il parere concorde degli altri consiglieri -, non tanto per il rilascio delle autorizzazioni quanto per chi decide la compatibilità dell'opera, ovvero la sua conformità rispetto alla nostra pianificazione regionale e delle nostre realtà locali: questa deve essere rivendicata come prerogativa unica della Regione FVG.

"Questa presidenza intende intervenire con determinazione - ha chiosato il presidente Zanin -, dando ruolo al Consiglio regionale nella valutazione della normativa europea in termini di ricadute sul territorio regionale, nell'ottica della difesa delle nostre prerogative rispetto alle decisioni comunitarie".

(foto su www.consiglio.regione.fvg.it)



La IV Commissione consiliare mentre discute il regolamento comunitario