IV Comm: autonomia regionale in materia urbanistica rispetto all'Ue
(ACON) Trieste, 16 ott - RCM - Il Consiglio regionale del
Friuli Venezia Giulia scende in campo in difesa dell'autonomia
della Regione quanto a potestà legislativa e decisionale nel
settore dell'urbanistica, spalleggiato dall'assessore alle
Infrastrutture, Graziano Pizzimenti. E lo fa con una risoluzione,
approvata all'unanimità dopo essere stata scritta a più mani
dalla IV Commissione consiliare presieduta da Piero Camber (FI),
affiancata dal presidente stesso dell'Assemblea legislativa,
Piero Mauro Zanin.
È proprio Zanin a spiegare i fatti: "La IV Commissione,
espressione del Consiglio regionale in materia di infrastrutture
e trasporti, è chiamata a valutare un regolamento, proposto dal
Parlamento europeo e dal Consiglio, sulla razionalizzazione delle
misure per promuovere la realizzazione della rete transeuropea
dei trasporti (Ten-T) - COM(2018) 277 final di maggio scorso.
"Il documento - ha proseguito Zanin - prevede la costituzione di
una Autorità unica a livello europeo incaricata del rilascio
delle autorizzazioni, by-passando così i territori (ovvero le
Regioni e i Comuni) dove andranno costruite le opere, utilizzando
una procedura dunque di semplificazione che accelererebbe i
lavori ma che limiterà di molto i poteri degli enti e delle
comunità locali".
Nella bozza di regolamento comunitario, infatti, si legge che
"l'iniziativa mira a ridurre i ritardi che si verificano
nell'attuazione dei progetti di infrastrutture Ten-T. Pone un
limite massimo di tre anni per l'intera procedura delle
autorizzazioni. Mira altresì a rendere più chiare le procedure
che i promotori del progetto sono tenuti a seguire, in
particolare in materia di rilascio delle autorizzazioni, appalti
pubblici e altre procedure".
"Ma tutto questo - ha detto a sua volta Camber - impatta sulla
legislazione regionale, che attribuisce la scelta della
pianificazione territoriale prima, e il rilascio delle
conseguenti abilitazioni edilizie poi, alle competenti autorità
regionali e comunali".
"Ciò che la Regione deve sostenere è che le autorità locali
possano esprimere un parere vincolante rispetto a queste opere.
Infatti - così ancora Camber -, nella nostra risoluzione
chiediamo che sia esplicitato che per il rilascio delle
autorizzazioni è opportuno prevedere che le Regioni interessate
all'opera partecipino ai lavori dell'Autorità, oltre a inserire
quantomeno l'obbligatorietà del rilascio dei pareri da parte
delle competenti autorità territoriali, regionali e locali.
"Inoltre, lo strumento giuridico più idoneo alle finalità
contenute nel documento proposto pare essere quello della
direttiva, che si rivolge agli Stati membri lasciando loro le
decisioni sulla disciplina più opportuna per adeguare
l'ordinamento interno, e non il regolamento".
Unanime, allora, la decisione dei consiglieri di sollevare la
questione a Bruxelles facendo intervenire i parlamentari del FVG,
il Comitato delle Regioni, la Conferenza dei presidenti delle
Assemblee legislative, nonché già domani presentarsi alla
riunione del coordinamento interregionale della Commissione
Infrastrutture, Mobilità e Governo del territorio (Imgt) con un
testo di modifica della proposta di regolamento che sottolinei
l'autonomia della Regione Friuli Venezia Giulia.
Esplicitiamo nella premessa della nostra risoluzione quali sono
gli strumenti con cui intendiamo difendere la nostra specialità
nel caso in cui questo regolamento venga approvato così come
scritto - ha chiesto in più Cristian Sergo (M5S) -.
Chi decide gli interventi principali e quelli ad essi correlati?
- è poi stata la domanda fatta da Mariagrazia Santoro (Pd). Deve
essere chiarito bene come è formata e come agisce l'Autorità
competente unica - ha detto la Santoro trovando il parere
concorde degli altri consiglieri -, non tanto per il rilascio
delle autorizzazioni quanto per chi decide la compatibilità
dell'opera, ovvero la sua conformità rispetto alla nostra
pianificazione regionale e delle nostre realtà locali: questa
deve essere rivendicata come prerogativa unica della Regione FVG.
"Questa presidenza intende intervenire con determinazione - ha
chiosato il presidente Zanin -, dando ruolo al Consiglio
regionale nella valutazione della normativa europea in termini di
ricadute sul territorio regionale, nell'ottica della difesa delle
nostre prerogative rispetto alle decisioni comunitarie".
(foto su www.consiglio.regione.fvg.it)