Patto: Moretuzzo, difendere autonomia Uniud e specialità FVG
(ACON) Trieste, 16 ott - COM/CMC - "All'apertura dell'anno
accademico dell'Università di Udine e soprattutto nelle
interviste a margine della stessa sono state dette cose che
lasciano perplessi, se non preoccupati, relativamente al rilancio
della Fondazione interuniversitaria regionale, da parte del
rettore in carica, Alberto Felice De Toni, e sulla sostanziale
inutilità delle Regioni a statuto speciale da parte del professor
Sabino Cassese".
Ad affermarlo è il capogruppo del Patto per l'Autonomia in
Consiglio regionale, Massimo Moretuzzo.
"Il tema della regionalizzazione delle università, fortemente
sollecitato dal Patto per l'Autonomia - spiega Moretuzzo -,
rappresenta una proposta per affrontare in maniera definitiva una
criticità, il sottofinanziamento, che sta penalizzando oltremodo
l'università di Udine. Non si tratta di decidere come impiegare
le risorse che devono essere recuperate dallo Stato, se pagando
di più i docenti o alzando il livello dell'offerta formativa e
della ricerca, si tratta di mettere l'ateneo nelle condizioni di
esercitare la funzione per la quale è stato creato: contribuire
al progresso civile, sociale, economico del Friuli, mantenendo un
legame permanente con il territorio e le comunità.
Quanto alle dichiarazioni sulla inutilità delle Regioni autonome,
Moretuzzo ricorda che "mettere in discussione la specialità di
alcune Regioni era stato il mantra degli antiregionalisti e anti
Titolo V della Costituzione, che poi sono stati ampiamente
sconfitti nel referendum. Certo, il professor Cassese porta tante
buone ragioni per dire che la Specialità non serve più
soprattutto nel momento in cui altre Regioni la stanno
reclamando, ma questo sarebbe vero se fossimo in presenza di un
processo di riforma fortemente federale dello Stato, in cui a
ogni Regione fossero riconosciute competenze e relativi poteri
finanziari.
"La storia del Friuli Venezia Giulia degli ultimi 10 anni -
conclude il consigliere autonomista - ci ha dimostrato il
contrario: ci sono state sottratte competenze, nella misura in
cui non abbiamo esercitato appieno la nostra specialità, e
soprattutto ci sono state sottratte risorse, quantificabili nei
10 miliardi di spesa pubblica che mancano all'appello
dell'economia regionale, le cui conseguenze sono sotto gli occhi
di tutti, cittadini e imprese".