M5S: Sergo, intervenire per escherichia coli e salmonella a Lignano
(ACON) Trieste, 17 ott - COM/RCM - Il consigliere regionale del
Movimento 5 Stelle Cristian Sergo, da tempo attento allo stato di
salute delle nostre acque, ritorna sulla questione della presenza
di escherichia coli e di salmonella lungo la costa di Lignano.
"Venerdì scorso, 12 ottobre - fa sapere Sergo -, l'Azienda
sanitaria ha emesso altre quattro ordinanze per chiudere anche le
zone 01, 05, 06 e 07, cioè quelle di Porto Buso, Terrazza a mare,
Colonia e Kursal. In via precauzionale anche l'unica zona
risultata indenne dai referti di laboratorio, la 03 Braccetti, è
stata chiusa.
"Tutte queste aree sono classificate Zona A dalla Regione Friuli
Venezia Giulia e quindi tra le migliori per condizioni ambientali
per la raccolta dei molluschi, ma dopo alcune analisi realizzate
su iniziativa di LegaCoop FVG sui cannolicchi della costa, si
sono riscontrati sforamenti dei limiti di legge previsti per
l'assunzione diretta sia per la presenza di escherichia coli sia
di salmonella, già riscontrata lo scorso 1 ottobre nelle vongole.
"Per quanto riguarda l'escherichia coli, la zona maggiormente
colpita risulta essere quella di Colonia, con il doppio delle
unità fecali nei bivalvi analizzati, cioè la zona attraversata
dallo scarico a mare del depuratore di Lignano Sabbiadoro.
"Da più di un anno - rammenta Sergo - l'auspicio del M5S è che le
autorità competenti affrontino il problema e provvedano a
stabilire che, se non sono i due principali impianti di
depurazione della zona, il Tubone della Ziac e l'impianto di via
Lovato di Lignano, a essere la causa di questi sforamenti, allora
si individuino i responsabili. Invece, nonostante le ordinanze
siano state emesse da parecchi giorni, continua a permanere un
imbarazzante silenzio su quanto in essere.
"Secondo noi si deve intervenire subito perché a pagarne le
conseguenze sono l'ambiente ma anche gli operatori del settore,
che si vedono obbligati dall'azienda sanitaria a ritirare dal
commercio il proprio prodotto o a doverlo portare in depurazione
e stabulazione con un aggravio di costi non indifferente.
"Attendere che la situazione passi da cautelativa a emergenziale
non ha senso, è tempo che il problema venga risolto
definitivamente e si mettano in atto politiche preventive e di
controllo affinché questi sversamenti non ci siano più - ha
concluso il consigliere pentastellato -. Sono anni che si discute
poco e male, vista l'importanza e la vastità del fenomeno.
Vogliamo chiarezza e azioni serie prima che alla salute dei
nostri cittadini, bene primario, si sommino altre ricadute
ambientali ed economiche".