Patto: Moretuzzo, sfruttamento idrico, domenica 21/10 manifestazione a Cavazzo
(ACON) Trieste, 18 ott - COM/MPB - La gestione dell'acqua e
della produzione di energia è fondamentale per il futuro del
Friuli-Venezia Giulia, in particolare per le aree montane dove si
assiste al "saccheggio" dei corsi d'acqua a scopo idroelettrico,
sovvenzionato da incentivi statali.
Per sensibilizzare le comunità locali sul tema e dire basta alla
speculazione sull'acqua e a interventi che stravolgono
l'ecosistema, il Gruppo Consiliare del Patto per l'Autonomia
promuove una manifestazione che si terrà domenica 21 ottobre sul
Lago di Cavazzo e alla quale sono invitati a partecipare
cittadini e amministratori locali, associazioni ambientaliste e
comitati territoriali impegnati nella difesa dei corsi d'acqua
regionali. Il ritrovo è alle ore 10 al parcheggio sulla riva est,
seguirà una breve passeggiata fino alla riva ovest, quindi sono
previsti interventi sul tema della gestione sostenibile
dell'acqua e dell'energia. Parteciperanno i consiglieri regionali
del Patto per l'Autonomia Giampaolo Bidoli e Massimo Moretuzzo.
In caso di maltempo, l'iniziativa si svolgerà nel Centro sociale
di Alesso, in via della Libertà.
Con questa manifestazione, il Gruppo Consiliare del Patto per
l'Autonomia sollecita nuovamente un intervento forte della
Regione per bloccare la costruzione di altre microcentraline nei
torrenti di montagna "dove il danno ambientale supera di gran
lunga i benefici che derivano dalla loro realizzazione", spiega
il capogruppo Moretuzzo.
Inoltre non va dimenticato che "attualmente i profitti derivanti
dallo sfruttamento delle risorse naturali per la produzione di
energia elettrica non rimangono - se non in minima parte - sul
territorio, ovvero a beneficio delle comunità locali, ma
finiscono per arricchire società extraregionali".
Da qui la richiesta: "È necessario che la Regione avvii
immediatamente una riflessione ampia sul tema e, nel frattempo,
sospenda i numerosi procedimenti autorizzativi per la
realizzazione di nuove centraline, tenuto anche conto delle
modifiche che sta subendo il quadro normativo a livello
nazionale. Infatti di ora in ora si rincorrono le voci di
modifiche allo schema di decreto ministeriale in ordine agli
incentivi per le rinnovabili, modifiche che riguardano in modo
importante anche gli incentivi al mini-idroelettrico.
"Un'ulteriore dimostrazione di quanti siano gli interessi in
campo. Non resta che attendere la versione definitiva di tale
decreto per capirne la portata e le ricadute sul sistema".
Il consigliere Moretuzzo conclude quindi lanciando un'ulteriore
sfida al governo regionale: "Perché non pensare a intraprendere
contestualmente a queste riflessioni il percorso per la
costituzione, peraltro auspicata da vari soggetti, di una Società
pubblica regionale per la produzione, il trasporto e la
distribuzione autonoma dell'energia elettrica?".