ProgFVG/Ar: incontro a Udine il 24/10 alle 19.00 su riforma sanitaria
(ACON) Trieste, 22 ott - COM/RCM - Da un lato gli operatori
della sanità regionale, coloro che ogni giorno operano in presa
diretta con il cittadino, dall'altro l'assessore regionale
Riccardo Riccardi, che sta portando avanti un'azione di riordino
del Sistema sanitario del Friuli Venezia Giulia attraverso una
legge di riforma realizzata dopo aver ascoltato il territorio e
gli operatori.
Due voci che il Gruppo consiliare di Progetto FVG/Ar ha voluto
mettere a confronto mercoledì prossimo, 24 ottobre, alle 19.00,
con un incontro/dibattito che si terrà nell'Auditorium della sede
di Udine della Regione, in via Sabbadini 31.
"Sarà un'occasione importante di discussione su un tema
fortemente sentito dal territorio - commenta il presidente del
Gruppo, Mauro Di Bert, che sarà anche moderatore della serata -.
La predisposizione pensata dall'assessore Riccardi e dal
presidente Fedriga, di tre nuove Aziende sanitarie, rispetto alle
cinque attuali che raggruppano anche territori disomogenei fra
loro, ci trova concordi in quanto rappresenta un modello corretto
di riordino del Sistema sanitario, che porterà sicuramente
all'avvio di processi virtuosi, di progettazione e gestione
unitaria e di razionalizzazione del supporto tecnico
amministrativo, evitando duplicazioni di servizi e con riflessi
immediati sul contenimento dei costi di gestione".
Per Progetto FVG/Ar, al di là della necessità (anche per ragioni
di efficienza e di efficacia clinica) di concentrare nei grandi
ospedali le tecnologie, con intensità progressivamente
decrescente dagli ospedali hub agli ospedali di rete, la
questione più importante resta il confronto con le figure
professionali che si avvicendano e che concorrono alla
realizzazione dei percorsi di cura nell'esclusivo interesse del
paziente.
"L'obiettivo prioritario del Servizio sanitario regionale -
ricorda Di Bert - deve essere quello di assicurare ai cittadini
livelli adeguati di assistenza, nel contesto di un percorso di
cura ben definito, che accompagni il paziente dal momento
dell'insorgenza del problema fino alla diagnosi e alla terapia,
programmando anche una continuità di assistenza attraverso il
medico di medicina generale, in un contesto comunque
extra-ospedaliero che permetta un ritorno del paziente al proprio
domicilio e a una vita per quanto possibile normale".