Pd: Russo, Insiel ricchezza della regione
(ACON) Trieste, 25 ott - COM/RCM - "È un vecchio copione che si
ripete a ogni inizio di legislatura, ma davvero non si capisce il
senso dell'attacco che è venuto in questi giorni dalla Giunta
Fedriga alla società informatica Insiel e ai suoi dipendenti".
Interviene così il consigliere regionale Francesco Russo (Pd) in
merito alle dichiarazioni dell'assessore Callari e delle reazioni
dei lavoratori di Insiel, riportate dagli organi di stampa.
"Non si capisce il senso dell'attacco - prosegue Russo - in primo
luogo perché non sfugge a nessuno che, se c'è una responsabilità,
questa è proprio delle ondivaghe indicazioni che sono venute
negli anni da parte dei diversi Governi regionali che hanno
spesso costretto l'azienda a ripartire da zero senza la
continuità che dovrebbe esserci in una visione strategica
bipartisan e di lungo periodo. E in secondo luogo perché Insiel e
le centinaia di persone che vi lavorano sono un patrimonio che
altre Regioni, più grandi della nostra, ci invidiano per la
capacita di generare servizi innovativi in un settore strategico
come quello delle tecnologie dell'informazione e della
comunicazione (Ict).
"Ho sempre pensato - aggiunge l'esponente dem - che Insiel
rappresenti un patrimonio sottoutilizzato, da valorizzare ad
esempio mettendolo in un circuito virtuoso con le università e i
centri di ricerca e innovazione presenti sul nostro territorio.
"Per questo invito tutti a non fare della società l'ennesimo
terreno di scontro politico, magari interno alla maggioranza.
Sarebbe uno spreco inaccettabile rispetto alle competenze e alle
eccellenze generate in questi anni da Insiel. E sarebbe un
errore ancora più inaccettabile se nascondesse la volontà di
regalare ai privati un settore strategico come quello della
gestione dei dati della sanità pubblica, una svendita del
patrimonio regionale - conclude Russo - che i cittadini del
Friuli Venezia Giulia non perdonerebbero, a prescindere
dall'appartenenza politica".