Pd: Marsilio, interrogazione su centri recupero inerti in Alto Friuli
(ACON) Trieste, 26 ott - COM/CMC - "Il riutilizzo degli scarti
di lavorazione e dei rifiuti, nell'Alto Friuli resta una chimera.
I centri di recupero e trattamento degli inerti sono quasi tutti
chiusi e le imprese edili del territorio hanno come unica
soluzione quella di rivolgersi a strutture dell'hinterland
udinese. Una situazione che per gli operatori della montagna ha
costi insostenibili e che va risolta".
La denuncia è del consigliere regionale del Pd Enzo Marsilio, che
nei giorni scorsi ha depositato un'interrogazione con la quale
chiede alla Giunta regionale di intervenire nel sistema di
gestione del trattamento dei materiali inerti in Alto Friuli.
"Recentemente si parla con sempre maggior insistenza di economia
circolare, di riduzione del consumo del suolo, di riutilizzo
degli scarti di lavorazione e dei rifiuti. Tutti obiettivi
condivisibili che, purtroppo, nelle aree montane del Friuli
Venezia Giulia trova difficile applicazione. Infatti - denuncia
Marsilio - in questo contesto, il recupero di inerti rappresenta
uno dei maggiori problemi del territorio montano dove molti degli
impianti di trattamento ghiaia hanno accumulato volumi enormi di
materiale inerte vagliato, riqualificato e disponibile al
riutilizzo.
"La situazione - prosegue l'esponente del Pd - è aggravata dal
fatto che sono stati chiusi recentemente in Alto Friuli quasi
tutti gli impianti di trattamento di materiali inerti, tanto che
le imprese locali, per poter consegnare materiale derivante da
demolizioni o scavi, sono costrette a rivolgersi a strutture
dell'hinterland udinese con costi ovviamente insostenibili".
Secondo Marsilio "non è pensabile che la Regione non rivolga la
sua attenzione a questo comparto, fatto per lo più di piccole
realtà che devono fare i conti anche con questi fattori che
incidono sull'economia locale e sui prezzi finali applicati ai
cittadini. Per questo serve che la Giunta regionale dica con
chiarezza in che modo intende muoversi. Le imprese e soprattutto
i cittadini della montagna non esistono solo in campagna
elettorale, alle promesse seguano fatti".