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Pres. Zanin: presidenti di Regione condividano decreti per terremoti

29.10.2018
17:46
(ACON) Trieste, 29 ott - RCM - Si è svolta oggi l'assemblea plenaria della Conferenza dei presidenti dei Consigli regionali, tenutasi presso la sede del Consiglio regionale della Calabria, a Reggio Calabria.

La Conferenza - fa sapere il presidente del Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia, Piero Mauro Zanin, a latere dei lavori - ha approvato una risoluzione sul ruolo dei presidenti di Regione nella ricostruzione post sisma, promossa dai presidenti delle Assemblee legislative di Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria, nonché un ordine del giorno sulla Politica di coesione e sulla Politica agricola comune (Pac) 2021-2027.

Quanto alla risoluzione, da presidente legislativo di una terra che fa tesoro dell'esperienza per il superamento degli ostacoli che si sono presentati alle istituzioni per la ricostruzione post sisma 1976, sono assolutamente d'accordo - fa presente Zanin - che sia stralciata la norma, posta all'interno del decreto legge sulle disposizioni urgenti per Genova e altre emergenze (decreto legge n. 109 di settembre scorso) che toglie ai presidenti delle Regioni, sub-commissari degli eventi sismici del 2016-2017, il potere di condivisione sui decreti commissariali, declassando la loro funzione a un ruolo meramente consultivo. Ciò che chiediamo, quindi, è che sia mantenuta l'intesa preventiva con i presidenti di Regione per l'emanazione delle ordinanze da parte del Commissario straordinario.

Per quanto attiene l'ordine del giorno, invece, la Conferenza bene fa a ritenere non sufficienti le risorse finanziarie stanziate nella proposta di bilancio della Commissione europea, in quanto non adeguate sia a conseguire gli obiettivi stabiliti nei Trattati - tra i quali la coesione economica, sociale e territoriale -, sia a rendere l'Europa competitiva a livello globale e resiliente rispetto alle emergenze del momento (difesa e sicurezza comune, cambiamento climatico, gestione dei flussi migratori e delle frontiere esterne).

Nel documento approvato si afferma, poi, che la politica di coesione ha dato buoni risultati in termini di occupazione, crescita e competitività, perciò come presidenti dei Consigli regionali - così ancora Zanin - esprimiamo preoccupazione per la riduzione del 10% dei fondi per la coesione nella proposta di bilancio 2021-2027 rispetto alla programmazione precedente e chiediamo che vengano assicurate alla coesione almeno le stesse risorse del periodo di programmazione 2014-2020, considerate le maggiori sfide e l'incremento dei compiti e degli obiettivi di investimento in tutte le regioni europee.

Infine esprimiamo contrarietà ai tagli sul bilancio relativi alla Pac - fa sapere il presidente dell'Assemblea del FVG -, ritenendo irragionevoli le decurtazioni che vanno dall'11% per il Fondo europeo agricolo di garanzia (Feaga) al 28% per il Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (Feasr) e al 13% per il Fondo europeo per la politica marittima e della pesca (Feamp). Per l'Italia, al momento si prevede una riduzione, a prezzi correnti, del 3,9% per le risorse del cosiddetto primo pilastro (pagamenti diretti) e del 14,7% per il secondo pilastro (sviluppo rurale). Riduzione che si fa ancora più accentuata se calcolata a prezzi costanti (-24,1%), ovvero tenendo conto dell'inflazione.

(foto su www.consiglio.regione.fvg.it)



Il presidente del Consiglio regionale, Zanin, prende parte a una votazione (foto Arc/GM)