Pres. Zanin: presidenti di Regione condividano decreti per terremoti
(ACON) Trieste, 29 ott - RCM - Si è svolta oggi l'assemblea
plenaria della Conferenza dei presidenti dei Consigli regionali,
tenutasi presso la sede del Consiglio regionale della Calabria, a
Reggio Calabria.
La Conferenza - fa sapere il presidente del Consiglio regionale
del Friuli Venezia Giulia, Piero Mauro Zanin, a latere dei lavori
- ha approvato una risoluzione sul ruolo dei presidenti di
Regione nella ricostruzione post sisma, promossa dai presidenti
delle Assemblee legislative di Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria,
nonché un ordine del giorno sulla Politica di coesione e sulla
Politica agricola comune (Pac) 2021-2027.
Quanto alla risoluzione, da presidente legislativo di una terra
che fa tesoro dell'esperienza per il superamento degli ostacoli
che si sono presentati alle istituzioni per la ricostruzione post
sisma 1976, sono assolutamente d'accordo - fa presente Zanin -
che sia stralciata la norma, posta all'interno del decreto legge
sulle disposizioni urgenti per Genova e altre emergenze (decreto
legge n. 109 di settembre scorso) che toglie ai presidenti delle
Regioni, sub-commissari degli eventi sismici del 2016-2017, il
potere di condivisione sui decreti commissariali, declassando la
loro funzione a un ruolo meramente consultivo. Ciò che chiediamo,
quindi, è che sia mantenuta l'intesa preventiva con i presidenti
di Regione per l'emanazione delle ordinanze da parte del
Commissario straordinario.
Per quanto attiene l'ordine del giorno, invece, la Conferenza
bene fa a ritenere non sufficienti le risorse finanziarie
stanziate nella proposta di bilancio della Commissione europea,
in quanto non adeguate sia a conseguire gli obiettivi stabiliti
nei Trattati - tra i quali la coesione economica, sociale e
territoriale -, sia a rendere l'Europa competitiva a livello
globale e resiliente rispetto alle emergenze del momento (difesa
e sicurezza comune, cambiamento climatico, gestione dei flussi
migratori e delle frontiere esterne).
Nel documento approvato si afferma, poi, che la politica di
coesione ha dato buoni risultati in termini di occupazione,
crescita e competitività, perciò come presidenti dei Consigli
regionali - così ancora Zanin - esprimiamo preoccupazione per la
riduzione del 10% dei fondi per la coesione nella proposta di
bilancio 2021-2027 rispetto alla programmazione precedente e
chiediamo che vengano assicurate alla coesione almeno le stesse
risorse del periodo di programmazione 2014-2020, considerate le
maggiori sfide e l'incremento dei compiti e degli obiettivi di
investimento in tutte le regioni europee.
Infine esprimiamo contrarietà ai tagli sul bilancio relativi alla
Pac - fa sapere il presidente dell'Assemblea del FVG -, ritenendo
irragionevoli le decurtazioni che vanno dall'11% per il Fondo
europeo agricolo di garanzia (Feaga) al 28% per il Fondo europeo
agricolo per lo sviluppo rurale (Feasr) e al 13% per il Fondo
europeo per la politica marittima e della pesca (Feamp). Per
l'Italia, al momento si prevede una riduzione, a prezzi correnti,
del 3,9% per le risorse del cosiddetto primo pilastro (pagamenti
diretti) e del 14,7% per il secondo pilastro (sviluppo rurale).
Riduzione che si fa ancora più accentuata se calcolata a prezzi
costanti (-24,1%), ovvero tenendo conto dell'inflazione.
(foto su www.consiglio.regione.fvg.it)