Pd: Moretti, con pdl Ater gli italiani primi a essere penalizzati
(ACON) Trieste, 29 ott - COM/CMC - "Nella sua foga di colpire
gli stranieri, la maggioranza si trova di fronte al primo grande
scivolone, ribaltando lo slogan "prima gli italiani", perché gli
italiani saranno sì i primi, ma a pagare la cieca propaganda
grazie all'innalzamento a 5 anni dei parametri di accesso alle
case popolari".
A dirlo è il consigliere regionale del Pd, Diego Moretti,
relatore sul progetto di legge di riforma dei requisiti di
accesso alle case Ater.
"Con il provvedimento in discussione oggi, sarebbero ben 311
(rispetto ai 414 extracomunitari) gli italiani che non avrebbero
più diritto a una casa Ater in base ai nuovi criteri di accesso.
Se questa è la maggioranza che pensa agli italiani, allora gli
italiani devono iniziare a preoccuparsi, perché con una delle
prima leggi che viene votata da questo Consiglio regionale gli
viene tolta la casa popolare: oggi è così, domani chissà a chi
toccherà. Noi restiamo convinti che il tema dell'edilizia
popolare vada considerato a prescindere dal tema della
residenzialità".
Inoltre, Moretti sottolinea anche il tema
dell'autocertificazione: "In queste settimane la Regione Veneto e
il Comune di Lodi, pur su questioni diverse (contributi per i
libri e diritto alla mensa scolastica), hanno rivisto la propria
posizione, inizialmente contro l'autocertificazione, in quanto
erano state rilevate diverse criticità e la situazione era
sfuggita loro di mano. Perché il Friuli Venezia Giulia per una
volta tanto non prende esempio, tra l'altro da chi ha il suo
stesso colore politico, e fa altrettanto? Non si commettano gli
errori che porterebbero a un secondo caso Lodi".
In sostanza, continua Moretti, "questa norma è dannosa perché
colpisce tanti italiani, è inutile perché non porterà a nessun
reale cambiamento nelle assegnazioni in termini di percentuali, è
discriminatoria di fatto perché discrimina persone alle quali,
pur avendo gli stessi bisogni di altri, viene impedito di
partecipare a un bando per una casa pubblica. Nonostante questo,
il centrodestra continua a testa basta a propinare alla gente
solo slogan, senza reali soluzioni".
Infine, conclude Moretti, "nonostante le dichiarazioni contrarie,
si tratta di una legge ideologica e null'altro. Vedremo se la
maggioranza interverrà nei prossimi mesi sul riordino
territoriale oggetto degli emendamenti presentati (poi ritirati)
in commissione da Progetto Fvg: di certo non staremo a guardare
le ulteriori umiliazioni dei territori".