Pres. Zanin a Pocenia a cerimonia ultima battaglia e inizio della pace
(ACON) Bivio Pocenia (Castions di Strada), 3 nov - MPB -
Schieramento di reparti a cavallo dei Lancieri di Montebello in
uniforme d'epoca e dei bersaglieri tra le località di Paradiso in
Comune di Pocenia e di Bivio Paradiso in Comune di Castions di
Strada per rievocare fedelmente l'ultimo fatto d'arme della
Grande Guerra e l'ardimento di quegli eroi, commemorando gli
ultimi caduti dei due fronti, e celebrare così il centenario
della fine del primo conflitto mondiale e l'inizio della pace.
La rievocazione, con la narrazione storica delle ultime fasi, è
stata anche l'occasione per celebrare la festa dell'Unità
nazionale e delle Forze armate.
Una iniziativa voluta da amministrazioni locali - i comuni di
Pocenia, Castions di Strada, Muzzana del Turgnano e
Rivignano-Teor in primis, rappresentate dai loro sindaci - e
dall'Esercito oggi rappresentato dal generale di Corpo d'Armata
Giuseppe Nicola Tota, alla quale sono intervenuti
il presidente del Consiglio regionale Piero Mauro Zanin e
l'assessore regionale Barbara Zilli, presenti anche i consiglieri
regionali Mauro Bordin, Mauro Di Bert, Maddalena Spagnolo e Mariagrazia
Santoro.
E' un onore portare il saluto del Consiglio regionale del Friuli
Venezia Giulia a questa commemorazione - ha detto il presidente
del Consiglio regionale Piero Mauro Zanin - perché questa regione
è il frutto anche del sacrifico di quegli ultimi uomini che
persero la vita in questa battaglia alla fine del primo conflitto
mondiale che ricordiamo anche come l'ultima delle guerre del
Risorgimento: è attraverso quella immane strage che le terre di
Trieste e di Trento sono state ricondotte all'unità della nostra
patria. E quindi il significato - se c'è stato - è proprio quello
di averci fatto sentire tutti italiani.
Rendiamo onore a quei giovani che hanno dato la propria vita per
un ideale così grande come quello della Patria. Essi - ha
proseguito il presidente del Consiglio - sono parte fondamentale
di una tragedia che ha visto ragazzi contro ragazzi, che
nell'ordine dei valori umani che loro rappresentavano si sono
sentiti di rispondere a una scelta che poi ha portato all'unità
d'Italia.
Sotto le medaglie di quei soldati - ha aggiunto Zanin salutando
la medaglia d'oro Paola Del Din e l'erede del tenente Alberto
Riva di Villasanta, ragazzo del '99 cui è dedicato il monumento
che sorge a Pocenia, presenti alla cerimonia - abbiamo tutti i
nostri caduti, e i caduti di tutte le guerre.
L'onore di quelle medaglie deve essere monito perché la guerra
non ritorni mai più; contiene il senso dei valori fondamentali
che questi giovani portavano dentro: valori dell'altruismo,
dell'obbedienza e dell'onore che dobbiamo recuperare -
l'esortazione finale di Zanin rivolta soprattutto ai giovani -
perché da quel sacrifico emergano anche i valori della democrazia
da difendere oggi nell'Europa. L'Europa che deve essere quella di
Carlo Magno come identità culturale, di Marco d'Aviano come
valori cristiani di riferimento, di Altiero Spinelli come valori
della giustizia sociale e della convivenza civile.
In queste campagne il 4 novembre 1918 si combattè l'ultima
battaglia fino a pochi minuti prima che lo squillo delle trombe
annunciasse l'entrata in vigore dell'armistizio firmato il giorno
precedente a Padova, a Villa Giusti. Quel giorno Bersaglieri e
Cavalleggeri dopo aver passato il Tagliamento e lo Stella
inseguirono il nemico fino alla borgata di Paradiso; qui
nell'estremo slancio per conquistare alla Patria gli ultimi palmi
di terreno persero la vita 9 soldati italiani e 14 austroungarici.
Con l'accompagnamento del Corpo bandistico comunale e il Coro dei
ragazzi della scuola secondaria di Castions di Strada, i Reparti
sono stati inizialmente schierati presso il monumento del
bersagliere ciclista che sorge a Paradiso di Pocenia, dedicato al
tenente Alberto Riva di Villasanta da Cagliari, ragazzo del '99,
medaglia d'oro, sepolto a Redipuglia insieme con il padre caduto
nel 1915. Dopo lo scoprimento - da parte del presidente della
Associazione Croce Nera austriaca Otto Jauss e del console
generale onorario ungherese Lajos Pinter - dei cippi dedicati a
caduti Austro Ungarici e l'accensione del braciere, i Reparti
sono stati schierati anche a Bivio Paradiso per l'onore ai caduti
presso il monumento che fu il primo ad essere eretto in ricordo
dei caduti della Grande Guerra, inaugurato il 13 aprile 1919 dal
Duca d'Aosta Emanuele Filiberto e sul quale sono i nomi dei nove
caduti: tenete Balsamo di Loreto Achille, tenente Piersanti
Augusto, soldato Marchesini Giulio, Quintavalli Giovanni,
Schiavon Girolamo, Sulla Carlo, del 27° Cavalleggeri Aquila,
caporalmaggiore Pezzarossa Giuseppe dei Lanceri di Mantova,
sottotenente Riva Alberto Villasanta, soldato Arghitu Giovanni
dell'8°besrsaglieri. I loro nomi sono stati scanditi prima degli
inni e sono stati accolti da uno scrosciante applauso.
(foto su www.consiglio.regione.fvg.it; immagini alle tv)
Il presidente del Consiglio regionale Zanin alla cerimonia per i caduti di Paradiso di Pocenia
Pres. Zanin a Bivio Paradiso a commemorazione caduti ultima battaglia con gen.Tota,ass.Zilli e consiglieri Di Bert, Spagnolo, Santoro, Bordin
pres. Zanin interviene a Bivio Paradiso presso il monumento ai caduti
Una fase della rievocazione storica dell'Ultima battaglia della I Guerra mondiale a Paradiso di Pocenia