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Cr: ddl sistema pubblico impiego, relatore minoranza Honsell (3)

06.11.2018
11:6
(ACON) Trieste, 6 nov - RCM - Ancora una volta Giunta e maggioranza perdono un'importante occasione politica.

Lo pensa il secondo relatore di minoranza del disegno di legge che modifica il sistema integrato del pubblico impiego e dispone in materia di funzione pubblica della Regione.

La sedicente Giunta della discontinuità e del cambiamento - è stato il commento del consigliere regionale di Open-Sinistra FVG - ha scelto di azzerare completamente l'ipotesi di riforma della dirigenza, delineata dalla precedente amministrazione regionale con la legge n. 18 del 2016, e ha fatto un reset. Ma essendo un caso di organizzazione di servizi, fare reset vuol dire perdita di elaborazione e disorientamento.

Mai avremmo immaginato - ha proseguito Honsell - che la riforma sarebbe stata l'eliminazione completa del ruolo unico regionale dei dirigenti. Forse chi viene da enti locali piccoli, senza dirigenti, non se ne rende conto, ma in quelli medi e grandi, senza la Lr 18/2016 assisteremo al perdurare di una situazione nella quale la politica sarà succube della dirigenza burocratica. Il ruolo unico regionale cercava di premiare quella dirigenza che ha voglia di mettersi in gioco e risolvere i problemi, invece di passare il tempo a cavillare per frenare il progresso.

L'assessore Callari purtroppo ci propone di ritornare a 3 anni fa - ha assicurato il relatore di minoranza - e abroga, con l'articolo 3 di questo ddl, le parti più interessanti e innovative della Lr 18, introducendo solamente qualcosa che è poco più di una directory WhatsApp. Continueremo ad assistere, quindi, a incarichi dirigenziali di scarsa utilità per paura di contenziosi, e a incarichi cosiddetti di staff.

Un primo esempio dell'assurdità che genera lo strapotere della burocrazia fine a se stessa, per Honsell è l'articolo 6 proprio del ddl 24, relativamente alla dirigenza dell'ente per il diritto allo studio universitario. Questo è un articolone apparentemente complesso e finemente declinato - ha sostenuto -, ma che non produce nulla. Ben diverso avrebbe dovuto essere l'intervento relativamente alla gestione di quell'ente. Un tempo vi era una folta rappresentanza di studenti nel suo Consiglio di amministrazione. E fu proprio in quel ruolo, una quindicina di anni fa, che apprezzai per la prima volta l'attuale presidente Fedriga. Invece è stata perduta l'occasione per reintrodurre la voce degli studenti universitari nella gestione del diritto allo studio, per essere riconsegnato a un superburocrate.

L'unica nota positiva della legge, per l'esponente di centrosinistra è l'articolo 2, che favorisce le proroghe nelle more del processo di stabilizzazione di alcune tipologie di dipendenti.

Ma la vera novità è l'articolo 9 ed è assolutamente negativa - ha accusato Honsell -. Va nella direzione di togliere quell'imparzialità alle Agenzie di stampa che svolgono la comunicazione istituzionale sia del Consiglio sia della Giunta (rispettivamente Arc e Acon) e che, secondo l'ordinamento precedente, le rendeva veri e propri organi di garanzia. Quest'articolo permette ai presidenti Fedriga e Zanin di nominare, come direttori, figure di loro fiducia anche esterne. Non vi è più nemmeno la certezza che possiedano un'esperienza nel settore specifico, come avveniva invece in passato quando tale direttore veniva scelto tra i professionisti delle Agenzie stesse. A poco valgono i ragionamenti che sono stati fatti in I Commissione dall'assessore Callari, ovvero che il rapporto dei due presidenti con le proprie Agenzie è come quello dell'editore nei confronti del direttore di un giornale: qui si tratta di un ruolo di comunicazione istituzionale, che deve essere anche proattivo. Non si tratta di assicurarsi un mercato di clienti o di fan, ma di essere al servizio di tutti. L'art. 9 indebolisce a tutti gli effetti la libertà di comunicazione nella nostra Regione. L'Agenzia che cura l'informazione del Consiglio regionale deve tutelare tutte le minoranze.

In conclusione, Open-Sinistra FVG ha dato una valutazione negativa o insufficiente a quasi tutti gli articoli di questo ddl e ha presentato emendamenti specifici all'art. 9 per assicurare l'imparzialità dell'informazione istituzionale della Regione, nonché ordini del giorno volti a richiamare l'urgenza di ridare voce agli studenti nella gestione degli enti per il diritto allo studio universitario, e nel restituire il primato della politica sulla super-burocrazia attraverso una riforma efficace della dirigenza.

A seguire, il presidente Zanin ha aperto il dibattito generale.

(foto su www.consiglio.regione.fvg.it; immagini alle tv)

(segue)



Il consigliere regionale di Open-Sinistra FVG, Furio Honsell, mentre relaziona sul ddl n. 24 (foto Acon/RCM)