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Citt: Centis, pubblico impiego, la legge è un passo indietro

06.11.2018
18:13
(ACON) Trieste, 6 nov - COM/MPB - Un giudizio fortemente negativo è quello espresso dal Capogruppo dei Cittadini in Consiglio regionale, Tiziano Centis, sulla legge di riforma del sistema integrato del pubblico impiego in approvazione oggi in Aula a Trieste. Per il gruppo dei civici, che avevano tentato di limitare i danni del disegno di legge proponendo tre emendamenti all'art.3 della legge, tutti bocciati dalla maggioranza, la riforma rappresenta un grande passo indietro per l'organizzazione degli enti locali della nostra Regione.

"La maggioranza ha cancellato con un colpo di spugna - ha detto Centis - l'istituto del corpo unico della dirigenza che si inseriva perfettamente nel percorso di efficientamento e di omogeneità del sistema Regione - Enti locali. Le conseguenze saranno visibili a medio e lungo termine. Ritorniamo indietro, a perderci saranno gli utenti".

Per i civici il paradosso è che la riforma poteva essere, al contrario, l'occasione per andare incontro al grave problema che affligge i Comuni della nostra Regione in termini di scarsità del personale, dovuto ai numerosi pensionamenti.

"Bisognava saper guardare al vero problema - ha spiegato il capogruppo dei Cittadini - e avere il coraggio di bypassare almeno per un biennio l'obbligo della mobilità, aprendo ai concorsi. La nostra proposta è stata però ignorata dalla maggioranza. Inoltre avevamo proposto di mettere termine alla brutta abitudine di permettere che chi vince un concorso in un comune potesse fare subito domanda di trasferimento altrove, generando così gravi problemi per le amministrazioni che avevano indetto un bando per far fronte a delle concrete esigenze".



Il capogruppo dei Cittadini, Tiziano Centis