Citt: Centis, pubblico impiego, la legge è un passo indietro
(ACON) Trieste, 6 nov - COM/MPB - Un giudizio fortemente
negativo è quello espresso dal Capogruppo dei Cittadini in
Consiglio regionale, Tiziano Centis, sulla legge di riforma del
sistema integrato del pubblico impiego in approvazione oggi in
Aula a Trieste. Per il gruppo dei civici, che avevano tentato di
limitare i danni del disegno di legge proponendo tre emendamenti
all'art.3 della legge, tutti bocciati dalla maggioranza, la
riforma rappresenta un grande passo indietro per l'organizzazione
degli enti locali della nostra Regione.
"La maggioranza ha cancellato con un colpo di spugna - ha detto
Centis - l'istituto del corpo unico della dirigenza che si
inseriva perfettamente nel percorso di efficientamento e di
omogeneità del sistema Regione - Enti locali. Le conseguenze
saranno visibili a medio e lungo termine. Ritorniamo indietro, a
perderci saranno gli utenti".
Per i civici il paradosso è che la riforma poteva essere, al
contrario, l'occasione per andare incontro al grave problema che
affligge i Comuni della nostra Regione in termini di scarsità del
personale, dovuto ai numerosi pensionamenti.
"Bisognava saper guardare al vero problema - ha spiegato il
capogruppo dei Cittadini - e avere il coraggio di bypassare
almeno per un biennio l'obbligo della mobilità, aprendo ai
concorsi. La nostra proposta è stata però ignorata dalla
maggioranza. Inoltre avevamo proposto di mettere termine alla
brutta abitudine di permettere che chi vince un concorso in un
comune potesse fare subito domanda di trasferimento altrove,
generando così gravi problemi per le amministrazioni che avevano
indetto un bando per far fronte a delle concrete esigenze".