Pd: Cosolini-Santoro, l'attesa riforma sanitaria solo una leggina
(ACON) Trieste, 7 nov - COM/RCM - "Un po' di trucco e il resto,
come polvere, è stato messo sotto il tappeto. Il centrodestra ci
aveva promesso una grande controriforma della sanità, ma quello
che hanno prodotto è solo una leggina".
Commentano così i consiglieri regionali del Pd Roberto Cosolini e
Mariagrazia Santoro, l'illustrazione dell'assessore alla Salute,
Riccardo Riccardi, in III Commissione del ddl n. 27 sull'assetto
istituzionale e organizzativo del Servizio sanitario regionale.
"Evidentemente quella che in campagna elettorale era
un'emergenza, ora che si trovano a governare, non lo è più",
commenta Cosolini.
"Ci aspettavamo un'impostazione della riforma che partisse dalle
problematiche con le quali la Giunta si è confrontata - aggiunge
la Santoro - e magari che l'assessore ci illustrasse il modo
attraverso il quale si sarebbe posta di fronte a queste
problematiche per offrire una risoluzione. Purtroppo le
aspettative sono state differenti dalla realtà: da parte
dell'assessore c'è stata solo una lettura del testo della norma
e, per una serie di questioni, solamente un rimando al futuro.
Questa leggina non ha gambe, ma è solo un insieme di scatole
riposizionate senza alcuna visione su come si opererà per il
futuro".
Aggiunge Cosolini: "Sapevamo già che la tanto attesa riforma
Fedriga-Riccardi si sarebbe limitata a rivedere la governance del
sistema, senza affrontare il tema della programmazione per una
sanità migliore per i nostri cittadini. Oggi non sono emersi
elementi nuovi. Quel che è certo è che appena si stava assestando
un assetto delle Aziende sanitarie, dopo un processo molto
complesso, questo viene rimesso in discussione con gli
immaginabili stress organizzativi che ricadranno sugli operatori,
soprattutto in una fase di transizione dall'attuale modello a
quello proposto da Riccardi, che durerà di fatto un paio d'anni".
Secondo la Santoro "nulla si è detto in riferimento alle liste di
attesa, per i pronto soccorso, per il Numero unico delle
emergenze e per il punto nascita di Latisana o di Gorizia. Tutti
questi, in passato, sono stati proiettili scagliati contro la
Giunta di centrosinistra, ora le soluzioni sono rimandate a data
da destinarsi o è tutto avvolto dal silenzio".