Pd: Moretti, sul futuro della A2A di Monfalcone nessuna garanzia
(ACON) Trieste, 8 nov - COM/RCM - "Dal Comune di Monfalcone e
dalla Regione ci aspettavamo, per la centrale termoelettrica A2A,
una visione e un'idea di programmazione rispetto al futuro dei
lavoratori e di riduzione dell'impatto ambientale. Magari un
ragionamento sul cambio di missione del sito. Ma purtroppo,
rispetto a quanto aveva fatto il centrosinistra non c'è nessun
avanzamento e per il futuro vediamo solo nebbia e nessuna
garanzia".
A dirlo è il vice capogruppo del Pd in Consiglio regionale, Diego
Moretti, commentando il recente vertice svoltosi tra istituzioni
pubbliche e azienda.
A detta del consigliere di centrosinistra, rispetto a quanto
fatto dalla Giunta Serracchiani non c'è un reale passo avanti da
parte del presidente Fedriga e della sindaca di Monfalcone,
Cisint: "E' stata l'allora assessore Vito ad aprire una nuova
stagione per la centrale monfalconese, rispetto al quinquennio
precedente quando nulla fu fatto. Il centrosinistra, con il Piano
energetico regionale del 2016, si era dato l'obiettivo, per la
prima volta da parte della Regione, di superare l'uso del carbone
e lavorare sulla riconversione del sito.
"Grazie alla pressione politica della cittadinanza e della
precedente amministrazione regionale, attraverso un dialogo
costante con i rioni si è ottenuto, per la prima volta, l'impegno
pubblico del gruppo A2A ad abbandonare l'uso del carbone".
Secondo Moretti "è grave l'assoluta mancanza di progettualità da
parte di Regione e Comune. Quella che ci troviamo davanti risulta
essere una sfida complessa. Bisogna garantire l'occupazione e
ridurre l'impatto ambientale dell'area, cambiando la mission del
sito".
Per l'esponente dem, la sindaca dovrebbe spiegare quali sono i
passaggi previsti per la riconversione dell'area, chi sono i
nuovi interlocutori per questo importante progetto di
riconversione e cercare le giuste opportunità per un cambio di
strategia della zona, pensando anche ad altre destinazioni, come
potrebbero essere lo sviluppo della logistica. "Tutte cose -
conclude - che si possono fare solo coinvolgendo i portatori di
interesse del territorio e con una stretta collaborazione con il
gruppo che tuttora gestisce il sito. Risulta fondamentale capire
che nessun funzionario ministeriale, nemmeno il ministro stesso,
pur indicando l'obiettivo del superamento del carbone, è in grado
di imporre un cambio di strategia aziendale in una specifica
direzione concreta".