Cr: interventi dei consiglieri sui danni per le recenti calamità (3)
(ACON) Trieste, 13 nov - RCM - Dopo la situazione dei territori
descritta dall'assessore Riccardi, a commentare le conseguenze
degli eventi calamitosi dei giorni scorsi sono stati i Gruppi
presenti in Consiglio regionale.
Il presidente del Pd, Sergio Bolzonello, ha innanzitutto
riconosciuto al presidente Fedriga e al vice Riccardi di aver
garantito una presenza forte della politica. Ora è però il
momento del futuro, quello in cui affrontare le problematiche, e
di queste Bolzonello ha fatto un elenco: vulnerabilità delle reti
Enel e telefoniche che presuppone un dialogo/scontro con i
gestori, perché queste aziende non hanno dimostrato un
sufficiente livello di intervento; dramma dei boschi con alberi
abbattuti e l'esigenza di ridurre al minimo i danni economici per
privati e Comuni; deroghe e semplificazioni per le autorizzazioni
ad accedere ai lotti boschivi colpiti così come per
l'installazione delle gru a cavo; prezzo del costo del legname,
stimato al 30-40% in meno, per il quale i potrebbe intervenire
attraverso i fondi anticrisi già con la legge regionale di
stabilità; riapertura dei bandi per le attrezzature; indennizzi a
Comuni e privati; riapertura delle piste di accesso alle malghe
per non compromettere la prossima stagione. Quello delle risorse
per il responsabile dem è, poi, il vero problema. Perché di tutti
i milioni enunciati, in realtà quelli disponibili realmente per
il 2018 sono solo 6 dello Stato e 4 della Giunta. Ciò che serve è
un decreto con poteri commissariali, perché c'è bisogno di una
cabina di regia per gli interventi pubblici e privati da mettere
sotto una figura unica commissariale.
D'accordo con Bolzonello, il presidente di Progetto FVG/Ar, Mauro
Di Bert, tanto sull'idea di mantenere monitorata la situazione e
relazionarne all'Aula, quanto sulla necessità di semplificare
alcune procedure. Anche il mio Gruppo - ha reso noto - ha chiesto
al presidente Fedriga di pensare a una figura commissariale,
unico modo di superare la pletora di direttive che incombono; non
vedo elementi ostativi in tal senso anche perché questo è l'unico
modo per garantire un intervento rapido. Effettivamente lo Stato
deve mettere mano a tutti i milioni presunti; la Regione da parte
sua potrebbe, però, intanto aprire un mutuo per poter intervenire
immediatamente e poi ammortizzarlo con i fondi statali. Non da
ultimo, Di Bert ha fatto un plauso ai volontari e a tutto il
servizio della Protezione civile del FVG, augurando che sia
sempre pronto e attivo, con interventi immediati ed efficaci.
Giampaolo Bidoli, parlando per Patto per l'Autonomia, ha spiegato
di arrivare dalla Val Tramontina, un territorio fortemente
colpito ma per fortuna nulla di tragico grazie al sistema di
allerta, a cominciare dai messaggi diramati dall'osservatorio
meteorologico Osmer e dalla Protezione civile che hanno permesso
di mettere in sicurezza i cittadini, oltre poi al lavoro di tutto
il personale che ha operato in zona. Importante, allora, snellire
le procedure per l'attività attuale, ma anche per l'attività
futura di prevenzione. Per Bidoli, la necessità è duplice: da un
lato bisogna intervenire, anche sollecitando lo Stato, per
coprire l'emergenza ma anche investire per prevenire. Pulizia
della viabilità, delle strade e sghiaiamento dei fiumi: tutte
priorità. Solo in Val Tramontina ci sono 8 milioni di metri cubi
di materiale da rimuovere. E vanno sollecitati i gestori a
potenziare la rete della telefonia e della corrente elettrica,
con 2mila utenti ancora al buio. Dovremmo pensare - ha suggerito
Bidoli - a una seconda rete elettrica, da utilizzare nei casi di
emergenza ma anche per aiutare la rete del territorio. Iniziamo
un discorso anche in questo senso.
(foto su wwww.consiglio.regione.fvg.it)
(segue)