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Cr: interventi dei consiglieri sui danni per le recenti calamità (3)

13.11.2018
14:34
(ACON) Trieste, 13 nov - RCM - Dopo la situazione dei territori descritta dall'assessore Riccardi, a commentare le conseguenze degli eventi calamitosi dei giorni scorsi sono stati i Gruppi presenti in Consiglio regionale.

Il presidente del Pd, Sergio Bolzonello, ha innanzitutto riconosciuto al presidente Fedriga e al vice Riccardi di aver garantito una presenza forte della politica. Ora è però il momento del futuro, quello in cui affrontare le problematiche, e di queste Bolzonello ha fatto un elenco: vulnerabilità delle reti Enel e telefoniche che presuppone un dialogo/scontro con i gestori, perché queste aziende non hanno dimostrato un sufficiente livello di intervento; dramma dei boschi con alberi abbattuti e l'esigenza di ridurre al minimo i danni economici per privati e Comuni; deroghe e semplificazioni per le autorizzazioni ad accedere ai lotti boschivi colpiti così come per l'installazione delle gru a cavo; prezzo del costo del legname, stimato al 30-40% in meno, per il quale i potrebbe intervenire attraverso i fondi anticrisi già con la legge regionale di stabilità; riapertura dei bandi per le attrezzature; indennizzi a Comuni e privati; riapertura delle piste di accesso alle malghe per non compromettere la prossima stagione. Quello delle risorse per il responsabile dem è, poi, il vero problema. Perché di tutti i milioni enunciati, in realtà quelli disponibili realmente per il 2018 sono solo 6 dello Stato e 4 della Giunta. Ciò che serve è un decreto con poteri commissariali, perché c'è bisogno di una cabina di regia per gli interventi pubblici e privati da mettere sotto una figura unica commissariale.

D'accordo con Bolzonello, il presidente di Progetto FVG/Ar, Mauro Di Bert, tanto sull'idea di mantenere monitorata la situazione e relazionarne all'Aula, quanto sulla necessità di semplificare alcune procedure. Anche il mio Gruppo - ha reso noto - ha chiesto al presidente Fedriga di pensare a una figura commissariale, unico modo di superare la pletora di direttive che incombono; non vedo elementi ostativi in tal senso anche perché questo è l'unico modo per garantire un intervento rapido. Effettivamente lo Stato deve mettere mano a tutti i milioni presunti; la Regione da parte sua potrebbe, però, intanto aprire un mutuo per poter intervenire immediatamente e poi ammortizzarlo con i fondi statali. Non da ultimo, Di Bert ha fatto un plauso ai volontari e a tutto il servizio della Protezione civile del FVG, augurando che sia sempre pronto e attivo, con interventi immediati ed efficaci.

Giampaolo Bidoli, parlando per Patto per l'Autonomia, ha spiegato di arrivare dalla Val Tramontina, un territorio fortemente colpito ma per fortuna nulla di tragico grazie al sistema di allerta, a cominciare dai messaggi diramati dall'osservatorio meteorologico Osmer e dalla Protezione civile che hanno permesso di mettere in sicurezza i cittadini, oltre poi al lavoro di tutto il personale che ha operato in zona. Importante, allora, snellire le procedure per l'attività attuale, ma anche per l'attività futura di prevenzione. Per Bidoli, la necessità è duplice: da un lato bisogna intervenire, anche sollecitando lo Stato, per coprire l'emergenza ma anche investire per prevenire. Pulizia della viabilità, delle strade e sghiaiamento dei fiumi: tutte priorità. Solo in Val Tramontina ci sono 8 milioni di metri cubi di materiale da rimuovere. E vanno sollecitati i gestori a potenziare la rete della telefonia e della corrente elettrica, con 2mila utenti ancora al buio. Dovremmo pensare - ha suggerito Bidoli - a una seconda rete elettrica, da utilizzare nei casi di emergenza ma anche per aiutare la rete del territorio. Iniziamo un discorso anche in questo senso.

(foto su wwww.consiglio.regione.fvg.it)

(segue)



L'Aula al lavoro (foto Acon/RCM)