FI: Piccin, sulla sanità posizione del centrodestra mai cambiata
(ACON) Trieste, 15 nov - COM/RCM - Intervenendo nel dibattito
instaurato in materia sanità, Mara Piccin, consigliera regionale
di FI, si chiede se i principi fondanti della riforma sanitaria
varata dalla precedente amministrazione a guida Pd fossero i
migliori possibili, in quanto "tangibili sono i risultati
ottenuti dalla sua applicazione. Le sbrigative modalità di
attuazione della riforma Pd, ispirate a mal calcolate logiche di
risparmio in assenza di controllo sulla tenuta del sistema, hanno
disorientato gli operatori e i cittadini".
A margine delle audizioni, in III Commissione consiliare, dei
rappresentanti degli operatori della sanità, Piccin dichiara:
"Sebbene la riforma del centrosinistra fosse indubbiamente un
testo ottimista e bello da leggere nei principi e nelle
ambizioni, non dimentichiamoci che era stata messa ai voti
dell'Aula una richiesta di referendum abrogativo che voleva
travolgerla, voluta fortemente dai territori costituiti in
comitati che mai avevano smesso di portare all'attenzione della
precedente Giunta regionale l'assenza di percorsi sanitari
continuativi, tagli a servizi e lungaggini croniche.
"Mi domando - prosegue la forzista - che senso abbia avuto, per
esempio, tagliare i posti letto e i servizi negli ospedali prima
di verificare la reale capacità dei Centri di assistenza primaria
(Cap) di fronteggiare le funzioni loro demandate. Quanti Cap
hanno funzionato?
"Per non parlare del personale sanitario - rincara la
consiglierea -. Tra le criticità denunciate nel corso delle
audizioni in III Commissione, è emersa l'allarmante fuga dei
medici in altre Regioni, causata da condizioni di lavoro
evidentemente inaccettabili.
"La penetrante incidenza della riforma sanitaria avallata dalla
precedente Giunta, ancora in atto sugli assetti istituzionali e
organizzativi degli enti regionali - conclude - ha causato
correlate problematiche di sistema, oggettivamente complesse e
che verranno una per una valutate e avviate a soluzione".