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II Comm: audizione ass. Rosolen su Cpi e accordo con agenzie private

15.11.2018
17:28
(ACON) Trieste, 15 nov - RCM - A metà settembre, la Regione, per mano dell'assessore a Lavoro, Formazione e Ricerca, Alessia Rosolen, ha sottoscritto un protocollo di collaborazione con le agenzie private per il lavoro (apl) operanti in Friuli Venezia Giulia, ovvero soggetti accreditati per i servizi al lavoro per la realizzazione di iniziative finalizzate alla riqualificazione, all'inserimento e al reinserimento nel mercato del lavoro.

Di questo, e della conseguente riorganizzazione dovuta alla soppressione dell'Agenzia regionale per il lavoro avvenuta con la legge di assestamento di bilancio di ottobre, è stata chiamata a relazionare la stessa Rosolen alla II Commissione consiliare presieduta da Alberto Budai (Lega), presenti anche diversi consiglieri della VI Commissione.

Spesso difendiamo e riteniamo indispensabile il ruolo del pubblico - ha spiegato l'assessore -, invece ci sono tanti altri soggetti che offrono servizi in questo settore, dai consulenti del lavoro ai patronati, dagli enti di formazione alle apl, tutti soggetti con cui a vario titolo abbiamo intrapreso un percorso e dopo le apl faremo accordi anche con loro.

Su una cosa voglio essere chiara - ha rimarcato la Rososlen -: non farò mai nulla perché i Centri per l'impiego (Cpi) diventino marginali, anzi li rafforzeremo, ne amplieremo i servizi attraverso i nuovi bandi e grazie al protocollo di collaborazione a cui a oggi hanno aderito 15 dei 16 soggetti accreditati in FVG. L'attuazione del protocollo non implica oneri finanziari a carico del bilancio regionale; le attività per cui si prevedono le forme di collaborazione attengono principalmente alla promozione di attività formative basate sulle necessità delle aziende e alla pre-selezione del personale svolte dai Cpi e dai soggetti accreditati. I Cpi soffrono per carenza di personale, tra chi sta per andare in quiescenze, precari, mancanza di graduatorie e non ultima la posizione dell'Agenzia interinali ancora pendente davanti al Consiglio di Stato che blocca ogni nuova assunzione, ostacolo che si cercherà di arginare con un bando.

L'Agenzia regionale per il lavoro - ha poi spiegato - indica un'area, l'area lavoro, ed è stata abrogata con una legge perché unica a essere prevista con legge, tutte le altre sono regolamentate. Ma è solo sparito un nome, non ciò che faceva.

Da parte dei consiglieri, interventi di raccomandazione: che l'intervento del privato non significhi solo profitto - per quanto giusto - degli imprenditori, ma rientri in una visione complessiva di modello economico, bene sarebbe un disegno di legge ad hoc (Bolzonello del Pd); il monitoraggio e la raccolta dati devono continuare a essere garantiti ed essere costanti (Honsell di OpenFVG); vanno implementate le persone impiegate presso i Cpi e verificati i collegamenti tra nuova occupazione e Misura di inclusione attiva (Sergo di M5S); non tralasciare i centri dell'orientamento, il progetto Pipol e Garanzia giovani, gli sportelli SI.CON.TE - Sistema di conciliazione integrato (Da Giau del Pd); oltre alla riorganizzazione dei Cpi, che diventa inutile se non si creano nuove occasioni di lavoro, bisogna mettere mano a interventi per la ricollocazione delle persone con disabilità (Vaccher di ProgettoFVG/Ar).

E che rafforzare i Cpi sia una delle strade giuste da precorrere per sostenere i lavoratori è stato detto a margine della seduta anche dal presidente della II Commissione, Budai, che però rimarca come non serva a molto se, parallelamente, non si trova il modo di offrire maggiore occupazione.

(foto su www.consiglio.regione.fvg.it; immagini alle tv)



Audizione dell'assessore Alessia Rosolen in II Commissione consiliare presieduta da Alberto Budai (Lega) (foto Arc/GM)