II Comm: audizione ass. Rosolen su Cpi e accordo con agenzie private
(ACON) Trieste, 15 nov - RCM - A metà settembre, la Regione,
per mano dell'assessore a Lavoro, Formazione e Ricerca, Alessia
Rosolen, ha sottoscritto un protocollo di collaborazione con le
agenzie private per il lavoro (apl) operanti in Friuli Venezia
Giulia, ovvero soggetti accreditati per i servizi al lavoro per
la realizzazione di iniziative finalizzate alla riqualificazione,
all'inserimento e al reinserimento nel mercato del lavoro.
Di questo, e della conseguente riorganizzazione dovuta alla
soppressione dell'Agenzia regionale per il lavoro avvenuta con la
legge di assestamento di bilancio di ottobre, è stata chiamata a
relazionare la stessa Rosolen alla II Commissione consiliare
presieduta da Alberto Budai (Lega), presenti anche diversi
consiglieri della VI Commissione.
Spesso difendiamo e riteniamo indispensabile il ruolo del
pubblico - ha spiegato l'assessore -, invece ci sono tanti altri
soggetti che offrono servizi in questo settore, dai consulenti
del lavoro ai patronati, dagli enti di formazione alle apl, tutti
soggetti con cui a vario titolo abbiamo intrapreso un percorso e
dopo le apl faremo accordi anche con loro.
Su una cosa voglio essere chiara - ha rimarcato la Rososlen -:
non farò mai nulla perché i Centri per l'impiego (Cpi) diventino
marginali, anzi li rafforzeremo, ne amplieremo i servizi
attraverso i nuovi bandi e grazie al protocollo di collaborazione
a cui a oggi hanno aderito 15 dei 16 soggetti accreditati in FVG.
L'attuazione del protocollo non implica oneri finanziari a carico
del bilancio regionale; le attività per cui si prevedono le forme
di collaborazione attengono principalmente alla promozione di
attività formative basate sulle necessità delle aziende e alla
pre-selezione del personale svolte dai Cpi e dai soggetti
accreditati. I Cpi soffrono per carenza di personale, tra chi sta
per andare in quiescenze, precari, mancanza di graduatorie e non
ultima la posizione dell'Agenzia interinali ancora pendente
davanti al Consiglio di Stato che blocca ogni nuova assunzione,
ostacolo che si cercherà di arginare con un bando.
L'Agenzia regionale per il lavoro - ha poi spiegato - indica
un'area, l'area lavoro, ed è stata abrogata con una legge perché
unica a essere prevista con legge, tutte le altre sono
regolamentate. Ma è solo sparito un nome, non ciò che faceva.
Da parte dei consiglieri, interventi di raccomandazione: che
l'intervento del privato non significhi solo profitto - per
quanto giusto - degli imprenditori, ma rientri in una visione
complessiva di modello economico, bene sarebbe un disegno di
legge ad hoc (Bolzonello del Pd); il monitoraggio e la raccolta
dati devono continuare a essere garantiti ed essere costanti
(Honsell di OpenFVG); vanno implementate le persone impiegate
presso i Cpi e verificati i collegamenti tra nuova occupazione e
Misura di inclusione attiva (Sergo di M5S); non tralasciare i
centri dell'orientamento, il progetto Pipol e Garanzia giovani,
gli sportelli SI.CON.TE - Sistema di conciliazione integrato (Da
Giau del Pd); oltre alla riorganizzazione dei Cpi, che diventa
inutile se non si creano nuove occasioni di lavoro, bisogna
mettere mano a interventi per la ricollocazione delle persone con
disabilità (Vaccher di ProgettoFVG/Ar).
E che rafforzare i Cpi sia una delle strade giuste da precorrere
per sostenere i lavoratori è stato detto a margine della seduta
anche dal presidente della II Commissione, Budai, che però
rimarca come non serva a molto se, parallelamente, non si trova
il modo di offrire maggiore occupazione.
(foto su www.consiglio.regione.fvg.it; immagini alle tv)