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III Comm: accolto ddl 27 su riforma del Sistema sanitario regionale

20.11.2018
15:43
(ACON) Trieste, 20 nov - RCM - Esame e approvazione a maggioranza del disegno di legge n. 27 sulla riforma del Servizio sanitario regionale (Ssr): la III Commissione consiliare presieduta da Ivo Moras (Lega) ha accolto quanto proposto dall'assessore Riccardo Riccardi, che ha registrato il favore compatto dei Gruppi di centrodestra, l'astensione di M5S, Cittadini e Patto per l'Autonomia, il no del Pd. Il provvedimento è atteso in Aula per le giornate del 4, 5 e 6 dicembre prossimo.

Dibattito generale in apertura, con commenti soprattutto da parte dei consiglieri dem, da Cosolini a Santoro e Moretti, ma anche Ussai del M5S, Liguori dei Cittadini e Spagnolo della Lega, a cui Riccardi ha risposto puntualmente e da cui è arrivata anche la spiegazione che gli emendamenti presentati dalla Giunta erano soprattutto precisazioni tecniche, concordate con il ministero della Salute.

E dopo quello generale, i consiglieri non si sono tirati indietro nel commentare i contenuti dei singoli articoli, a cominciare dal primo, dove si afferma l'oggetto della legge, ovvero ridefinire l'assetto istituzionale e organizzativo del Ssr.

Limature giuntali, poi, sono arrivate all'articolo 4 dove si esplicano i compiti dell'Azienda regionale di coordinamento per la salute; all'articolo 5 con l'accoglimento di alcune specifiche richieste dalle università di Trieste e Udine quanto alla loro collaborazione con il Ssn; al 9 si prevede un'assistenza la più ampia possibile da parte dei presidi "Hub and Spoke" e non solo ospedaliera; al 12 si specifica che la proroga dei commissari straordinari delle Aziende sanitarie può essere di ulteriori 6 mesi; al 14 si esplicita che, nelle more della costituzione delle conferenze dei sindaci, il parere sulla nomina del direttore dei servizi sociosanitari è assunto a maggioranza dei voti espressi dai Comuni che rientrano nel territorio di competenza di ciascuna Azienda sanitaria.

E se Andrea Ussai (M5S) e Mariagrazia Santoro (Pd) hanno ottenuto velocemente il consenso dell'assessore Riccardi ad abrogare il comma 4 dell'articolo 10 con cui si preveda che, per le patologie a più elevata prevalenza, il governo dei percorsi di cura è affidato a dipartimenti clinici aziendali per disciplina, non poche opinioni sono state, invece, espresse in merito a un emendamento del consigliere Alessandro Basso (FdI/An), poi ritirato, con cui chiedeva il commissariamento dell'Azienda per l'assistenza sanitaria n. 5 Friuli Occidentale.

Dalle dichiarazioni di voto è, quindi, emerso che l'astensione di Ussai era dovuta al fatto di vedere quanti emendamenti del Gruppo pentastellato saranno recepiti in Aula volti a una riforma la più condivisa possibile, nel frattempo il giudizio è positivo per quanto attiene l'atteggiamento di confronto franco e collaborativo con i portatori di interesse dimostrato da Riccardi nel predisporre il disegno di legge, un atteggiamento dunque responsabile da parte della maggioranza.

Contraria la Santoro, che al pari ha preannunciato degli emendamenti per l'Aula e ha denunciato la scomparsa, nel testo, dei contributi dei "saggi" interpellati dalla Giunta per delineare pro e contro dello stato attuale del Sistema sanitario regionale, così come mancano i dati che giustifichino le scelte e permettano di valutarlo, eppure il confronto dovrebbe essere fatto sulla base dei numeri e non solo delle parole. Da molte audizioni si è, poi, sentito dire che 4 anni non sono nulla per poter giudicare un cambiamento importante sul territorio come quello paventato dalla riforma sanitaria iniziata nel 2014, e il 2017 è il primo anno dove si possono vedere i risultati.

Il presidente Moras, parlando a nome della Lega, ha affermato che questo disegno di legge prende in mano le criticità su gestione e governance che la legge Telesca ha evidenziato e le affronta in modo diverso; oggi Hub e Spoke sono presenti sul territorio in maniera confusa, questa riforma invece è la prerogativa per garantire una migliore sanità nei prossimi anni.

Basso ha apprezzato che l'assessore abbia ascoltato tutti i portatori di interesse e abbia deciso la continuità di alcuni interventi per non stressare il territorio, salvare il buono per non stravolgere tutto a prescindere.

Positivo il giudizio sull'ascolto ampio anche di Piero Camber (FI), che ha definito l'agire di Riccardi leale e corretto verso tutti.

Relatori di minoranza per l'Aula, il 4 dicembre, saranno Simona Liguori (Citt), la Santoro e Ussai; di maggioranza Moras e Camber.

(foto su www.consiglio.regione.fvg.it; immagini alle tv)



Il presidente della III Commissione, Ivo Moras (Lega), e l'assessore Riccardo Riccardi (foto Acon/RCM)
La III Commissione consiliare esamina e approva il ddl n. 27 (foto Acon/RCM)