III Comm: accolto ddl 27 su riforma del Sistema sanitario regionale
(ACON) Trieste, 20 nov - RCM - Esame e approvazione a
maggioranza del disegno di legge n. 27 sulla riforma del Servizio
sanitario regionale (Ssr): la III Commissione consiliare
presieduta da Ivo Moras (Lega) ha accolto quanto proposto
dall'assessore Riccardo Riccardi, che ha registrato il favore
compatto dei Gruppi di centrodestra, l'astensione di M5S,
Cittadini e Patto per l'Autonomia, il no del Pd. Il provvedimento
è atteso in Aula per le giornate del 4, 5 e 6 dicembre prossimo.
Dibattito generale in apertura, con commenti soprattutto da parte
dei consiglieri dem, da Cosolini a Santoro e Moretti, ma anche
Ussai del M5S, Liguori dei Cittadini e Spagnolo della Lega, a cui
Riccardi ha risposto puntualmente e da cui è arrivata anche la
spiegazione che gli emendamenti presentati dalla Giunta erano
soprattutto precisazioni tecniche, concordate con il ministero
della Salute.
E dopo quello generale, i consiglieri non si sono tirati indietro
nel commentare i contenuti dei singoli articoli, a cominciare dal
primo, dove si afferma l'oggetto della legge, ovvero ridefinire
l'assetto istituzionale e organizzativo del Ssr.
Limature giuntali, poi, sono arrivate all'articolo 4 dove si
esplicano i compiti dell'Azienda regionale di coordinamento per
la salute; all'articolo 5 con l'accoglimento di alcune specifiche
richieste dalle università di Trieste e Udine quanto alla loro
collaborazione con il Ssn; al 9 si prevede un'assistenza la più
ampia possibile da parte dei presidi "Hub and Spoke" e non solo
ospedaliera; al 12 si specifica che la proroga dei commissari
straordinari delle Aziende sanitarie può essere di ulteriori 6
mesi; al 14 si esplicita che, nelle more della costituzione delle
conferenze dei sindaci, il parere sulla nomina del direttore dei
servizi sociosanitari è assunto a maggioranza dei voti espressi
dai Comuni che rientrano nel territorio di competenza di ciascuna
Azienda sanitaria.
E se Andrea Ussai (M5S) e Mariagrazia Santoro (Pd) hanno ottenuto
velocemente il consenso dell'assessore Riccardi ad abrogare il
comma 4 dell'articolo 10 con cui si preveda che, per le patologie
a più elevata prevalenza, il governo dei percorsi di cura è
affidato a dipartimenti clinici aziendali per disciplina, non
poche opinioni sono state, invece, espresse in merito a un
emendamento del consigliere Alessandro Basso (FdI/An), poi
ritirato, con cui chiedeva il commissariamento dell'Azienda per
l'assistenza sanitaria n. 5 Friuli Occidentale.
Dalle dichiarazioni di voto è, quindi, emerso che l'astensione di
Ussai era dovuta al fatto di vedere quanti emendamenti del Gruppo
pentastellato saranno recepiti in Aula volti a una riforma la più
condivisa possibile, nel frattempo il giudizio è positivo per
quanto attiene l'atteggiamento di confronto franco e
collaborativo con i portatori di interesse dimostrato da Riccardi
nel predisporre il disegno di legge, un atteggiamento dunque
responsabile da parte della maggioranza.
Contraria la Santoro, che al pari ha preannunciato degli
emendamenti per l'Aula e ha denunciato la scomparsa, nel testo,
dei contributi dei "saggi" interpellati dalla Giunta per
delineare pro e contro dello stato attuale del Sistema sanitario
regionale, così come mancano i dati che giustifichino le scelte e
permettano di valutarlo, eppure il confronto dovrebbe essere
fatto sulla base dei numeri e non solo delle parole. Da molte
audizioni si è, poi, sentito dire che 4 anni non sono nulla per
poter giudicare un cambiamento importante sul territorio come
quello paventato dalla riforma sanitaria iniziata nel 2014, e il
2017 è il primo anno dove si possono vedere i risultati.
Il presidente Moras, parlando a nome della Lega, ha affermato che
questo disegno di legge prende in mano le criticità su gestione e
governance che la legge Telesca ha evidenziato e le affronta in
modo diverso; oggi Hub e Spoke sono presenti sul territorio in
maniera confusa, questa riforma invece è la prerogativa per
garantire una migliore sanità nei prossimi anni.
Basso ha apprezzato che l'assessore abbia ascoltato tutti i
portatori di interesse e abbia deciso la continuità di alcuni
interventi per non stressare il territorio, salvare il buono per
non stravolgere tutto a prescindere.
Positivo il giudizio sull'ascolto ampio anche di Piero Camber
(FI), che ha definito l'agire di Riccardi leale e corretto verso
tutti.
Relatori di minoranza per l'Aula, il 4 dicembre, saranno Simona
Liguori (Citt), la Santoro e Ussai; di maggioranza Moras e Camber.
(foto su www.consiglio.regione.fvg.it; immagini alle tv)