M5S: Dal Zovo-Sergo, Fedriga informi su indagine Procura di Gorizia
(ACON) Trieste, 21 nov - COM/RCM - Operazione "Grande
Tagliamento" sugli appalti pubblici da parte della Guardia di
finanza di Gorizia: il presidente Fedriga informi quanto prima il
Consiglio regionale e la popolazione.
E' questo il commento dei consiglieri regionali del Movimento 5
Stelle Dal Zovo e Sergo alla notizia dell'inchiesta partita dalla
Procura di Gorizia, che attraverso la Guardia di Finanza sta
perquisendo qualche centinaio tra soggetti e società coinvolte
per ipotesi di frode nella realizzazione di ponti, viadotti e
altre infrastrutture che sarebbero state costruite con materiali
difformi da quelli dichiarati.
I consiglieri pentastellati chiedono che Massimiliano Fedriga
riferisca, nel suo ruolo di presidente di una Regione coinvolta
non solo per le sue partecipate ma anche in quanto competente per
le opere di costruzione, ampliamento, ristrutturazione e
manutenzione dei porti e degli approdi marittimi, nonché per le
concessioni di ghiaia. Il presidente è poi Commissario delegato
per l'emergenza della mobilità riguardante l'autostrada A4
(tratto Venezia-Trieste) e il raccordo Villesse-Gorizia,
struttura anch'essa citata nell'indagine, anche se
presumibilmente riguardano fatti antecedenti le sue nomine.
"Negli ultimi 5 anni - fa sapere Sergo -, sono stati molti gli
atti presentati in Regione che riportavano fatti e circostanze
molto simili a quelle che leggiamo oggi sui giornali. A seguito
di quelle notizie, avevamo chiesto alla Giunta la verifica degli
appalti eventualmente coinvolti, delle opere realizzate e degli
eventuali danni alla nostra istituzione da tutto questo".
La Dal Zovo richiama il caso di Aeroporto FVG, che a quanto pare
è tra le società entrate nel mirino della Procura, per
sottolineare come, negli anni, si sia spesa personalmente per
avere maggior trasparenza e chiarezza per tutto ciò che
riguardava i bandi di Aeroporto FVG e l'operato di FVG Strade,
essendo due partecipate strategiche della nostra Regione. "A
questi atti non è mai stato dato seguito, alcuni accessi sono
stati addirittura negati e quando ci sono stati, le risposte sono
state insufficienti ed evasive", sottolinea la consigliera.
"Ora, mentre le indagini proseguono il loro corso, si chiarisca e
lo si faccia in fretta. La conformità dei materiali, la sicurezza
delle infrastrutture e la regolarità degli appalti rimangono la
vera priorità, perchè non è accettabile - è la conclusione della
Dal Zovo e di Sergo - che per gli interessi di pochi a rischiare
siano i cittadini".