Pd: Santoro, pdl 26, pianificazione urbana, si toglie potere ai sindaci
(ACON) Trieste, 22 nov - COM/MPB - "Le norme urbanistiche in
salsa leghista predicano semplificazione, ma in realtà creano una
giungla urbana dove ognuno può aumentare le cubature di un
edificio in barba alle regole, togliendo ai sindaci la
possibilità di intervenire e danneggiando i cittadini".
A dirlo è la consigliera regionale del Pd, Mariagrazia Santoro a
margine della IV commissione dove è stata illustrata la proposta
di legge n. 26 "Misure urgenti per il recupero della
competitività regionale", presentata dalla Lega.
"A fronte di alcuni principi condivisibili come la
semplificazione delle procedure o il non consumo di suolo,
stupisce come non corrisponda un testo normativo altrettanto
chiaro e univoco.
"Soprattutto sulla materia urbanistica ci si basa su concetti
vecchi del periodo precrisi, quando c'era un'idea prevalente
delle quantità. Oggi dovremmo occuparci della qualità, certamente
guardando alla snellezza delle procedure, ma essendo certi che
questa sia corrispondente a una certezza del diritto. In
sostanza, non possiamo eliminare le regole pensando che tutti
agiscano in modo univoco. Dobbiamo scrivere regole più chiare e
su questo c'è tutta la nostra collaborazione. Ma semplificare
troppo la realtà significa immobilizzare i Comuni e non fargli
fare quello che sarebbe naturale fare".
Santoro auspica che ci sia "una riflessione attenta, perché le
ripercussioni potrebbero davvero portare a un effetto
completamente opposto a quello desiderato, non quindi una
semplificazione, ma un irrigidimento e una non chiarezza delle
regole tale per cui si provochi il blocco".
Per quanto riguarda l'ampliamento degli edifici, previsti dalla
norma nella misura massima del 50 per cento del volume esistente,
"non sia fatta ovunque e a ogni costo. I sindaci devono avere lo
strumento per governare il loro territorio. Ammettere deroghe
senza che possano dare il loro parere è profondamente sbagliato".
Infine, sulla previsione di gratuità del trasporto pubblico per
gli studenti e di accesso gratuito nei musei per i minorenni,
Santoro dimostra scetticismo: "La cosa che preoccupa è che non
c'è la dimensione economica di questo sforzo. A tutti noi
piacerebbe andare in treno gratis, in autobus gratis. Ma in
realtà, se non abbiamo i numeri di quale sia l'impatto sul
bilancio regionale di queste scelte, diventano dei sogni che
certamente sono appetibili ma che non sono un governo della
misura".