Crpo: convegno Donna e Sport, intervento pres. Zanin (2)
(ACON) Trieste, 23 nov - MPB - La violenza sulle donne è una
sconfitta dell'umanità, è lo smarrimento della centralità
dell'essere umano - ha detto il presidente del Consiglio Piero
Mauro Zanin portando il saluto del Consiglio regionale e
ringraziando la Crpo per il lavoro svolto in questi anni sul
piano informativo e formativo per creare una cultura che possa
incidere sulla società a più livelli.
Zanin, soffermandosi sulla cultura dell'individualismo e
dell'autoreferenzialità che oggi si esprime anche nel fenomeno
dei social che ci vede tutti rivolti su noi stessi, ha
sottolineato che le esperienze delle squadre presenti
all'incontro parlano di valori umani vissuti concretamente:
soprattutto quelle delle squadre di calcio e volley, nate tanti
anni fa, dicono di un approccio diverso in un tempo in cui meno
si sentivano le differenze, in una società friulana
fondamentalmente matriarcale.
Pensare a queste esperienze dello sport di successo al femminile
è una buona pratica per affrontare la Giornata internazionale
contro la violenza sulle donne: il ringraziamento va alle atlete,
perchè è motivo di soddisfazione per la regione avere risultati
così importanti ed è bello che ciò avvenga in realtà piccole che
devono affrontare con coraggio tanti aspetti cruciali, dal
reperimento delle risorse all'attenzione dei media, ma che
mostrano come quello dello sport femminile sia ancora un
approccio squisitamente sportivo e non economico. Un messaggio
importante per recuperare i valori del volontariato e costruire
un modello vincente, di successo, che vede coinvolte anche le
istituzioni locali.
Rivolgendosi alle ragazze, il presidente del Consiglio le ha
esortate a fare la propria strada augurando tanto successo,
perchè l'importante è affermarsi come atlete ma ancor più come
donne, alla pari degli uomini, e anche meglio perché - ha
insistito Zanin - lo sappiamo che le donne possono esserlo.
Il presidente ha quindi ricordato Marianna Pepe, la ragazza di
Opicina tiratrice a segno specialista della carabina, un tempo
atleta di successo gareggiando per il Gruppo sportivo
dell'Esercito italiano, vittima di femminicidio, per dire
l'importanza di riuscire a creare intorno alle persone in
difficoltà una rete sociale di aiuto ma anche della necessità di
indagare e riflettere sulla condizione dell'uomo predatore nei
confronti della donna, la più difficile da estirpare per un senso
atavico di possesso.
Investiamo sulla cultura e sulla sensibilizzazione, però - ha
concluso Zanin - i femminicidi aumentano, e questo ci deve
interrogare impegnandoci in una lotta senza quartiere.
(foto su www.consiglio.regione.fvg.it; immagini alle tv)
(segue)