Pres. Zanin su crisi lavoro in FVG
(ACON) Udine, 25 nov - MPB - "Una ripresa fragile quella del
Friuli Venezia Giulia, regione che, dati alla mano, dimostra di
soffrire più di altri territori a Nordest. Una condizione che
desta preoccupazione e che deve mettere in allarme la politica,
evidentemente ancora troppo poco incisiva su temi strategici come
il lavoro. Occorrono azioni lontane dal mero assistenzialismo, un
programma di investimenti che incida su manifatturiero,
agricoltura, turismo e servizi innovativi, già a partire dalla
Finanzaria 2019 a cui la Regione sta lavorando".
E' il commento del presidente del Consiglio regionale Piero Mauro
Zanin sulla ricerca condotta dall'Ires Fvg su dati Inps, che
aggiunge: "quanto emerge dimostra che, a livello generale, le
ultime leggi sul lavoro, dopo un primo risultato positivo legato
alla decontribuzione e appena finiti gli sgravi, abbiano avviato
un processo di precarizzazione dell'occupazione che ha colpito
soprattutto i giovani e che rischia oggi di vanificare le
politiche per la famiglia e le stesse prospettive di vita e di
crescita della comunità".
Dalla lettura dei dati emerge poi, per Zanin, un altro fattore
significativo: "A Nordest perde solo il Friuli rispetto alle
altre regioni ordinarie e ancora di più rispetto al Trentino Alto
Adige. Ciò deve farci riflettere su come sia stata usata la
nostra specialità negli ultimi 5 anni, o meglio su come non sia
stata affatto sfruttata per la tenuta e il successivo rilancio
del nostro territorio. E' da qui che dobbiamo ripartire per dare
risposte migliori e concrete ai cittadini: un'autonomia che da
modello teorico diventi incisiva per attuare politiche di
sviluppo anche nel settore economico e occupazionale".
Un'ultima riflessione riguarda poi le differenze registrate tra
le diverse aree regionali, con Trieste e Gorizia in ripresa a
differenza di Udine e Pordenone contrassegnate ancora da valori
negativi: "Sono percentuali interessanti - chiosa Zanin - che
sconfessano quanti sostengono che l'Isontino sia un territorio in
declino da assimilare a Trieste e altresì evidenziano un Friuli
in crisi, che rischia di perdere centralità e rappresentanza".