Pd: Santoro, sanità, con intervento in 2 tempi si può aprire dialogo
(ACON) Trieste, 30 nov - COM/MPB - "Mescolare la fase
preparatoria, alla gestione ordinaria, alla riorganizzazione
territoriale, all'avvio della nuova gestione accentrata rischia
di essere un micidiale mix esplosivo per un sistema sanitario già
molto tirato. A nostro avviso sarebbe più razionale la divisione
in due tempi di questo intervento sulla sanità regionale. Qualora
il centrodestra prendesse questa strada, da parte del Pd si
aprirebbero le porte per un dialogo costruttivo".
A dirlo è la consigliera regionale del Pd, Mariagrazia Santoro,
relatrice di minoranza del ddl 27 "Assetto istituzionale e
organizzativo del Servizio sanitario regionale" che da martedì a
giovedì sarà all'esame dell'Aula per il voto del Consiglio
regionale.
"Per non danneggiare il sistema proponiamo di istituire da subito
la cosiddetta azienda zero, idea che noi condividiamo nel
principio. L'Azienda zero dovrebbe preparare la successiva fase
organizzativa con un piano di approfondimento dell'assetto
aziendale in modo da aver chiaro l'impatto che le differenti
scelte possono avere sui territori. Solo in un secondo tempo, e
con chiarezza di obiettivi, si potrebbe valutare la modifica
degli assetti territoriali".
A quel punto, continua Santoro, "avremmo un progetto chiaro e
degli obiettivi quantificabili. Non ci baseremmo sulla "vulgata
comune" o il "comune sentire" dei problemi. Non affideremmo, come
previsto nella legge, subito a dei commissari una fase delicata
partendo da un foglio bianco coincidente con la fase istituzione
dell'azienda zero. In sintesi: non è meglio studiare e
progettare, prima di fare? Sapere che ci sono dei problemi, è
cosa diversa dal sapere quali siano i problemi ed è cosa ancora
diversa dal sapere come risolvere i problemi che si sono
rilevati.
"Questa riforma è stata costruita senza i dati conoscitivi
fondamentali di partenza, con un forte rischio di
indeterminatezza del risultato per il quale non esistono
simulazioni".