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M5S: Ussai, occasione persa per contrastare il gioco d'azzardo

04.12.2018
18:55
(ACON) Trieste, 4 dic - COM/RCM- "La legge regionale di contrasto al gioco d'azzardo, che nel 2017 il Movimento 5 Stelle ha contribuito a migliorare, resta ancora inapplicata nella maggior parte dei Comuni del Friuli Venezia Giulia e la maggioranza, oggi, rifiutandosi di sostenere la nostra mozione, ha di fatto tolto la maschera e dimostrato che preferisce mantenere lo stato attuale delle cose con uno Stato biscazziere che penalizza i cittadini e l'economia reale della nostra Regione".

E' amaro il commento del consigliere del Movimento 5 Stelle Andrea Ussai, dopo aver ritirato la mozione presentata all'Aula "per l'impossibilità di condividere con il centrodestra le proposte di buon senso su un tema così importante, che erano arrivate da tutta l'opposizione.

"Con la legge regionale 26/2017, promulgata su impulso del Movimento 5 stelle - ricorda il consigliere - si sono introdotte importanti novità migliorative rispetto alla normativa del 2014. Tra le più rilevanti, sono stati aggiunti luoghi sensibili quali ad esempio scuole, banche e stazioni ferroviarie; si è previsto l'obbligo di adeguamento alla distanza dai luoghi sensibili anche per le attività già in corso, il divieto di pubblicità relativa all'apertura o all'esercizio di sale da gioco e sale scommesse, il divieto di oscurare le vetrine dei locali e si sono bloccati i contributi della Regione per gli esercizi che decidono di continuare a guadagnare dalle slot machine, incentivando invece chi decide di disinstallare gli apparecchi introducendo contributi e una riduzione della tassazione regionale.

"Nonostante la lotta alla dipendenza sia improba, anche a causa dell'aumento del gioco on-line, l'applicazione di queste norme potrebbe davvero essere di vitale importanza per aiutare i cittadini entrati nella spirale dell'azzardo. I Comuni però stanno facendo davvero troppo poco - accusa Ussai - e la maggior parte degli esercenti hanno una posizione attendista e sperano di poter beneficiare di proroghe come accaduto in molte altre Regioni (Liguria, Abruzzo, Puglia, etc.), e questo nonostante la legge parli chiaro e imponga alle sale da gioco-sale scommesse e alle altre attività di spostarsi a più di 500 metri dai luoghi sensibili entro il 2020 e 2022 per le sole sale scommesse, consentendo ai nostri Comuni di diventare slot free.

"La dipendenza dal gioco d'azzardo è in costante aumento, anche in Friuli Venezia Giulia. Le stime parlano di circa il 3% di giocatori problematici e di circa l'1,5% di giocatori patologici, con una forbice tra i 6.000 e i 27.000 cittadini di questa regione. Nel 2017, le persone in carico dai servizi sanitari per problemi legati all'azzardo patologico sono state 502 (erano 406 nel 2015). Questa è evidentemente solo la punta dell'iceberg, perché la stragrande maggioranza non riesce a essere intercettata dai servizi loro dedicati".

Il pentastellato lamenta, quindi, la decisione dei Gruppi di maggioranza di respingere "la richiesta di impegnare la Giunta a un serrato confronto con gli esercenti per accompagnare l'applicazione della legge, sia per quanto riguarda i divieti ma anche gli incentivi e gli sgravi fiscali previsti per riconvertire le sale che ospitano gli apparecchi per il gioco lecito, e hanno cercando di sostituire l'impegno con un più morbido 'proseguire le attività programmate'.

"Il Consiglio regionale ha perso un'occasione per riaffermare con forza il principio che la tutela della salute viene prima della tutela della libera concorrenza, nutrendo così le speranze di chi continua a guadagnare sulla pelle dei cittadini. Peccato, soprattutto perché i dati parlano chiaro: in Piemonte, ad esempio, dove non sono state concesse proroghe, a due anni dall'approvazione della legge regionale sul contrasto al gioco d'azzardo patologico, il volume di gioco si è ridotto del 17%, passando da 5,1 miliardi di euro nel 2016 a una stima di 4,6 miliardi nel 2018.

"Da parte nostra - assicura Ussai- andremo avanti in una battaglia per la salute dei cittadini di questa regione e per contrastare un'economia malata che contribuisce alla lacerazione del tessuto sociale".



Il consigliere regionale del M5S Andrea Ussai in piedi, mentre dibatte in Aula