Pd: Bolzonello-Cosolini, Stabilità senza strategia e pochi investimenti
(ACON) Trieste, 7 dic - COM/RCM - "A fronte di un indebitamento
di oltre 300 milioni in ben tre anni, di cui solo 160 nel 2019,
insufficienti a creare un volano economico, il centrodestra
arriverà in Aula con una legge di stabilità priva di strategia
che prevede meno investimenti in settori strategici per il Friuli
Venezia Giulia come l'economia e le infrastrutture".
A dirlo sono il capogruppo del Pd in Consiglio regionale, Sergio
Bolzonello, e il collega Roberto Cosolini, che sarà relatore di
minoranza della legge di stabilità 2019 per l'Aula la prossima
settimana, intervenuti in conferenza stampa insieme al segretario
del Pd FVG, Cristiano Shaurli, per illustrare le proposte del
Gruppo sulla manovra finanziaria.
I consiglieri dem premettendo che "gli interventi di
indebitamento sono permessi dall'ottima situazione finanziaria
della Regione lasciata dalla Giunta di centrosinistra" e hanno
denunciato la mancanza di concertazione con le parti sociali, per
la legge di stabilità, in settori chiave per lo sviluppo del
territorio come infrastrutture e attività produttive, che escono
a pezzi.
"Il primo banco di prova della Giunta Fedriga e di tutto il
centrodestra è un vero salto nel buio - dicono i due dem -; c'è
solo da augurarsi che le macerie di cui hanno tanto parlato non
arrivino davvero in futuro.
"Le due voci di bilancio più penalizzate sono da un lato le
infrastrutture e il territorio, che passano da uno stanziamento a
inizio 2018 di 381 milioni e un'assestato di 434 mln, agli
attuali 363 mln. E ancora, le attività produttive passano da 111
mln (e un assestato di 132 mln) a 87 mln nella Stabilità 2019.
"Abbiamo di fronte a noi - continuano Bolzonello e Cosolini -
una Giunta che annuncia di fare 319 mln di investimento in tre
anni (per altro dispersi in mille rivoli) facendo ricorso al
debito e non si è minimamente preoccupata di fare alcun incontro
con categorie economiche e sindacati, come se non avessero alcun
ruolo in tutta questa partita.
"È assurda la situazione del comparto delle attività produttive e
del turismo - aggiunge Bolzonello -, che ha ereditato 35 mln per
investimenti e ammodernamenti degli impianti sciistici e si
ritrova oggi con soli 22 mln per il totale delle attività
produttive e del turismo. I finanziamenti sono stati suddivisi in
mille rivoli per dare risposte elettorali. In economia non hanno
messo un euro sui Cluster, sui consorzi industriali, sui Confidi.
C'è stato un calo complessivo, per quanto riguarda le attività
produttive, di 24 mln rispetto al Bilancio precedente".
"Nonostante l'indebitamento, nel settore casa e infrastrutture
mancano all'appello complessivamente oltre 30 mln rispetto al
2018. In particolare - continuano i due esponenti dem - sulle
politiche abitative per garantire la casa il taglio è di oltre 25
mln. La nostra proposta è di ripristinare i fondi per la casa e
l'edilizia almeno al pari di quanto investito nella legge di
stabilità 2018, peraltro poi ulteriormente rimpinguata con i
successivi assestamenti.
"Preoccupa poi la situazione del welfare, dove è stata congelata
la Misura attiva di inclusione al reddito (Mia) senza alcuna
prospettiva, salvo dichiarazioni di intenti a seguito di nostre
sollecitazioni, in attesa dell'immaginario reddito di
cittadinanza promesso dal Governo giallo-verde. Su questo punto
presenteremo un emendamento per prorogare l'efficacia del
sostegno al reddito per il 2019.
"A fronte di questa situazione, il centrodestra ha avuto la
faccia tosta di affermare che la precedente amministrazione di
centrosinistra non facesse investimenti. La realtà è diversa -
spiegano ancora Bolzonello e Cosolini -, si è investito in
maniera consistente in infrastrutture e attività produttive senza
ricorrere al debito. Oggi, questa Stabilità ha una forza che
deriva da cinque anni di nostro governo, una solidità che ci
permette di dire che possiamo fare una serie di investimenti. E
l'attuale Giunta di centrodestra ha ereditato una situazione
virtuosa di bilancio in secondo luogo perché è cambiata la
normativa di riferimento, che non obbliga più al pareggio ma
chiede l'equilibrio di bilancio, che è una cosa differente e
quindi rende nuovamente fattibile un'operazione di indebitamento
per investimenti".
Da parte loro, i due consiglieri dem preannunciano diversi
emendamenti "che indicano in modo chiaro le questioni sulle quali
riteniamo sia fondamentale intervenire: politiche abitative per
garantire la casa (circa 30 mln), restituire ai Comuni i soldi
stanziati per le fantomatiche Province (23 mln), dare ossigeno
alle attività produttive con 25 mln, finanziare anche i consorzi
e il sistema dei Confidi, 10 mln sul Fondo emergenze e infine
intervenire in maniera importante sul welfare, altro settore
dimenticato dal centrodestra, a partire dai dubbi sulla Mia".
(foto su www.consiglio.regione.fvg.it)