Cyberbullismo: pres. Zanin a incontro con studenti a Udine
(ACON) Udine, 12 dic - MPB - Certe parole pesano il doppio,
rimangono, lasciano sempre un segno, non scivolano via. Per
questo occorre scoprire e capire il dolore nascosto dei giovani,
aiutarli ad avere coraggio per se stessi e a irrobustire il
proprio patrimonio di valori. Perchè raccontare il dolore aiuta a
crescere.
E' il senso delle testimonianze che hanno animato l'incontro
organizzato oggi a Udine all'Auditorium dell'Istituto tecnico
Zanon dal Coordinamento regionale delle Consulte provinciali
degli Studenti del Friuli Venezia Giulia per parlare, con la
conduzione del giornalista storyteller e documentarista Luca
Pagliari, di bullismo e cyberbullismo e dei modi per contrastarli
anche con progetti formativi finalizzati e strumenti che gli
stessi giovani che si sentano in pericolo possono utilizzare.
Ed è anche il senso delle parole pronunciate dal presidente del
Consiglio regionale Piero Mauro Zanin intervenuto
all'appuntamento.
Cinquecento gli studenti che hanno partecipato. Con i componenti
le Consulte e i loro presidenti (Samuele Pantanali per Udine,
Luca Paljk, vicepresidente per Gorizia, Cristiano Clari per Trieste e Alberto Canci,
per Pordenone e rappresentante regionale dei presidenti) e con i
docenti referenti (Emanuele Bertoni, per Udine e anche
regionale, Annamaria Zeriali-Gorizia, Cristiana Del
Bene-Pordenone e Marina Pugnetti-Trieste), erano presenti i
rappresentanti degli oltre 50 mila studenti delle scuole
superiori della regione e delle scuole partecipanti al progetto
nazionale Miur-Unicef "Scuola amica".
Una presenza non formale, ma importante, da parte delle
istituzioni, ha sottolineato Zanin che ha ricordato la
collaborazione esistente tra Consiglio regionale, Coordinamento
regionale delle Consulte provinciali e Ufficio scolastico
regionale, in forza di un accordo sottoscritto tra le parti.
Credo nella forza che può avere la parola positiva e nella messa
in comune delle esperienze perchè - ha detto, parlando sia da
genitore oggi di cinque figli, sia da ex studente che da giovane
ha vissuto situazioni di vessazione - la consapevolezza matura
spesso solo dopo che dei fatti succedono e le prevaricazioni
finiscono con il pesare, nel tempo, non solo su chi le subisce ma
anche su chi le commette.
Per questo è importante imparare a vedere le cose, anche quando
sono crude, perchè la vita mette sempre davanti a delle sfide.
Non si deve perdere la speranza, ed avere dei valori di
riferimento aiuta a superare le difficoltà. Occorre però cercare
di capire in tempo i segnali che vengono dai giovani e dalla
società, ed è per questo - è stata l'esortazione di Zanin - che
politica, istituzioni, famiglie, scuola devono operare in
sinergia per aiutare chi è in difficoltà, ma anche per far capire
che fare il male non porta mai vantaggio. Anche chi è aggressivo
in fondo porta in sè una richiesta di amore e mi piacerebbe che
questo bisogno si trasformasse nella capacità di chiedere scusa
alle proprie vittime, e questo si trasformerebbe davvero in un
vantaggio per se stessi.
(foto su www.consiglio.regione.fvg.it)