M5S: Capozzella/Ussai, i vitalizi siano ritarati su base contributiva
(ACON) Trieste, 13 dic - COM/RCM - Il consigliere regionale
del M5S Mauro Capozzella interviene sul tema dei vitalizi e
invita quanti vogliano conoscere davvero i fatti a leggere la
proposta di legge dei pentastellati in materia di assegni
vitalizi dei consiglieri e degli assessori regionali, nonché sul
loro trattamento previdenziale e sulle modifiche alle leggi
regionali in materia di vitalizi che si può trovare sul sito del
Consiglio regionale, e così pure gli emendamenti presentati in
Aula dal suo Gruppo perché siano inseriti nella legge di
stabilità 2019.
"L'emendamento all'articolo 1 - spiega Capozzella - prevede la
proroga del contributo di solidarietà, che a legge regionale
2/2015 scade il 31 dicembre di quest'anno, fino al 30 giugno
2019, nelle more che la nostra proposta diventi legge e i
vitalizi vengano ritarati sulla base di un sistema contributivo,
come le pensioni di tutti gli italiani.
"L'emendamento all'articolo 14, poi, é finalizzato a trovare le
risorse per questa spesa tagliando privilegi esistenti senza
intaccare il bilancio regionale. Abbiamo previsto, infatti, che i
rimborsi per i consiglieri non possano eccedere il limite massimo
di 2.000 euro mensili e rientrino tra le spese rimborsabili, solo
se effettivamente sostenute e documentate: il rimborso
chilometrico, che vogliamo calcolato secondo le tabelle Aci,
dalla residenza di ciascun consigliere fino alla sede del
Consiglio e della Giunta regionale o della sede ove si svolge una
attività istituzionale con esclusione dei residenti nello stesso
Comune; il vitto; l'alloggio; le spese telefoniche e traffico
dati; il parcheggio auto".
"Queste norme - ha aggiunto il capogruppo del M5S, Andrea Ussai -
potrebbero consentire di passare al sistema contributivo
riducendo, al contempo, i costi della politica ed eliminando
privilegi ingiustificati. Ricordo che i vitalizi degli ex
consiglieri pesano sul bilancio del Consiglio regionale,
nonostante il contributo di solidarietà, per oltre 8 milioni di
euro e che gli attuali consiglieri regionali percepiscono, oltre
all'indennità di 6.300 euro lordi, dai 2.500 ai 3.500 euro di
rimborsi non tassati e non rendicontati".
"Noi ovviamente ci auguriamo che, a differenza delle tante
proposte fatte in questi anni, la maggioranza voglia agire con il
buon senso del padre di famiglia, approvando questi correttivi e
dimostrando che una politica vicina ai cittadini si può fare", ha
concluso il consigliere Capozzella promettendo di dare battaglia
nei prossimi mesi per portare a casa una "legge giusta, che
finalmente tratta i politici come tutti gli altri cittadini".